Assad: i raid USA contro Isis non sono né seri né efficaci

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3 dic – I raid lanciati dagli Stati Uniti contro i militanti dello Stato islamico in Siria non sono né seri né efficaci. Lo ha detto il presidente siriano Bashar Assad in un’intervista al giornale francese Paris Match. I due mesi di raid, aggiunge, non hanno prodotto alcun risultato tangibile. Assad punta poi il dito contro la Turchia, accusandola di continuare a fornire aiuti diretti ai militanti. I siriani, prosegue quindi il presidente, “non permetteranno mai” che il Paese “diventi un giocattolo nelle mani dell’Occidente”.

Chhi si sta impegando seriamente ad aiutare l’Iraq contro l’avanza ta jihadista sono gli iraniani. Caccia iraniani F-4 Phantoms hanno hanno bombardato  nei giorni scorsi alcune postazioni l’Isis in Iraq.
I raid aerei segnano un’escalation nel ruolo di Tehran nel conflitto.
Nei giorni scorsi Al Jazera aveva segnalato la partecipazione di F-4 Phantoms in attacchi nella provincia di Diyala.

Le forze americane e iraniane non hanno un rapporto di collaborazione. Spetta al Governo iracheno coordinare i vari attacchi aerei. Iran e Usa continuano, ad esempio, ad avere visioni molto diverse per la Siria. Tehran, infatti, sostiene Assad. Gli Stati Uniti infatti, che quando fa comodo si fingono promotori del dialogo anche con ribelli e terroristi, non hanno mai cercato il dialogo nè con Gheddafi nè con Assad.

L’Iran è impegnato in Iraq anche con forze di terra Forze iraqene e iraniane respingono attacco ISIS a Kirkuk

Nel frattempo i 60 Paesi membri della coalizione, riuniti oggi a Bruxelles, non perdono occasione di rendersi ridicoli affermando: “La campagna della coalizione internazionale contro i jihadisti dello Stato islamico “comincia a mostrare risultati” e l’avanzata degli islamisti in Iraq e Siria è stata “fermata”.

“L’avanzata dell’Isis/Daesh attraverso la Siria e l’Iraq è stata fermata. Le forze irachene e le forze governative regionali del Kurdistan, con il sostegno dei raid aerei della coalizione, stanno guadagnando terreno in Iraq”, si legge in una nota degli alleati.