21 nov 2014 – “I migranti, con la loro stessa umanita’, prima ancora che con i loro valori culturali, allargano il senso della fraternita’ umana“. Lo ha detto il Papa nell’udienza i partecipanti al VII congresso mondiale della pastorale delle migrazioni, promosso dal pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, in corso di svolgimento presso la Pontificia Universita’ Urbaniana a Roma sul tema “Cooperazione e sviluppo nella pastorale delle migrazioni”.
“Nello stesso tempo – ha proseguito Jorge Mario Bergoglio – la loro presenza e’ un richiamo alla necessita’ di sradicare le ineguaglianze, le ingiustizie e le sopraffazioni. In tal modo, i migranti possono diventare partner nella costruzione di un’identita’ piu’ ricca per le comunita’ che li ospitano, cosi’ come per le persone che li accolgono, stimolando lo sviluppo di societa’ inclusive, creative e rispettose della dignita’ di tutti”.
Il Papa ha citato il proprio messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato di quest’anno: “Non sono tanto i criteri di efficienza, di produttivita’, di ceto sociale, di appartenenza etnica o religiosa quelli che fondano la dignita’ della persona, ma l’essere creati a immagine e somiglianza di Dio e, ancora di piu’, l’essere figli di Dio; ogni essere umano e’ figlio di Dio! In lui e’ impressa l’immagine di Cristo!”. Bergoglio ha poi aggiunto: “Lui e’ Cristo”