24 OTT – Due poliziotti di New York sono rimasti feriti, uno in modo grave, dopo che un uomo armato di accetta li ha aggrediti mentre pattugliavano le strade del Queens. L’aggressore e’ stato poi ucciso da altri due agenti.
La polizia non esclude un atto di terrorismo. Rafforzate le misure di sicurezza, anche dopo l’attacco a Ottawa. L’assalitore si e’ lanciato verso i 4 poliziotti armato di accetta, colpendo uno di loro alla testa e l’altro al braccio, prima di essere freddato.
L’azione richiama i due attentati del Canada
Attentato Canada, applicato alla lettera il manuale del jihadista solitario Canada: estremista islamico 25enne uccide un soldato e ne ferisce un altro – Canada sotto shock, tre sparatorie: un attacco terroristico in grande stile
(askanews) Uccidere a sorpresa un uomo in divisa davanti a un luogo simbolo, colpire un convoglio: i due jihadisti canadesi passati all’azione questa settimana hanno applicato alla lettera le consegne di Al-Qaeda e attualmente anche dei miliziani dello Stato Islamico.
Da molti anni infatti, il movimento fondato da Osama bin Laden esorta con articoli e video su internet i suoi seguaci a colpire senza seguire ordini precisi e senza organizzazione, indicandoli come “eroi della jihad individuale”. Già nell’autunno del 2010, nel magazine jihadista in lingua inglese “Inspire” pubblicato nello Yemen, un cittadino statunitense convertito all’islam, Adam Gadahn (detto “Azzam l’Americano”), aveva evocato “i doveri della jihad individuale” e in un video pubblicato poco tempo dopo, intitolato “Non siete responsabili che di voi stessi”, aveva affermato: “I musulmani in occidente devono sapere che sono perfettamente posizionati per giocare un ruolo decisivo nella jihad contro i sionisti e i crociati. Allora, cosa aspettate?”.
I magazine jihadisti on line hanno moltiplicato la pubblicazione di “ricette” per la fabbricazione di bombe artigianali (“Come costruirle nella cucina di tua madre”) e le liste di possibili obiettivi, con al primo posto i soldati dei paesi occidentali, gli uomini politici e i luoghi di potere simbolo degli Stati Uniti e dei loro alleati.