Le bugie di Hagel sull’Iraq: vi sono dei progressi, tutto sotto controllo

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12 ottobre – La situazione a Kobane è complicata e per risolverla occorre tempo. Il ministro della Difesa statunitense Chuck Hagel ha spiegato che l’offensiva aerea della coalizione ha permesso di fare progressi nel respingere i fondamentalisti islamici – che ormai controllano quasi la metà della città siriana – ma ha anche sottolineato le difficoltà sul terreno.

Parlando dal Cile – dove si trova per una visita di sei giorni in Sudamerica – malgrado Isis stia avanzando e conquistando città di giorno in giorno, ha avuto il coraggio di dire: “Stiamo facendo il possibile con i raid aerei per contribuire a respingere i fondamentalisti. Di fatto vi sono stati dei progressi. Tuttavia il problema è molto complesso e ribadisco ancora una volta – come ha anche detto il presidente Obama – che lo sforzo per indebolire e alla fine distruggere i fondamentalisti è uno sforzo a lungo termine”.

Peggiori di quelle di Hagel le previsioni dell’ex capo dell’esercito australiano, il quale nel mese di agosto ha dichiarato: «Teniamoci pronti per una guerra lunga 100 anni contro il radicalismo islamico». L’industria delle armi festeggia.

Le forze curde chiedono intanto di intensificare i raid contro i fondamentalisti, e fanno notare come i combattimenti strada per strada rendano più difficile il compito di colpirne le postazioni.

Hagel ha poi voluto rassicurare sulla situazione in Iraq, e ha spiegato che le forze di sicurezza irachene hanno il pieno controllo di Baghdad.

In realtà il controllo non è né “controllo”, né pieno. Un gruppo di jihadisti dello Stato islamico e’ riuscito a infiltrarsi ad Abu Ghraib, alle porte di Baghdad, ad appena 12 chilometri dall’aeroporto internazionale della capitale. Lo ha riferito la Cbs, sottolineando che la maggiore preoccupazione del ministero della Difesa iracheno e’ che i miliziani sunniti sono armati di ‘Manpads’, un sistema missilistico anti-aereo trasportabile a spalla, che permetterebbe loro di abbattere i velivoli in fase di decollo e di atterraggio.

Per di piu’i miliziani sono riusciti ad arrivare anche nella capitale dove ci sono “cellule dormienti” pronte a colpire e che quotidianamente organizzano attentati e omicidi mirati.

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I miliziani dell’Isil continuano a guadagnare terreno. E potrebbero completare la conquista della provincia di Anbar in una decina di giorni appena, stando a quanto affermano alcuni responsabili militari iracheni.