Merkel inviperita: “Tutti facciano i loro compiti”. La Francia: NO, basta!

Merkel-HOllande

 

1 ott. – Parigi si ribella alle regole del Patto di Stabilita’ e dice ‘no’ a nuove misure di austerita’, ma Bruxelles le ricorda che i paesi membri devono rispettare gli impegni presi. Il governo francese prevede, nella legge di bilancio per il 2015, un deficit che quest’anno si attestera’ al 4,4% del Pil, l’anno prossimo si restringera’ al 4,3%, nel 2016 scendera’ al 3,8% e solo nel 2017 andra’ al 2,8%, cioe’ sotto il tetto del 3%. In precedenza Parigi si era impegnata a scendere sotto il 3% fin da quest’anno. “Abbiamo preso la decisione di adattare il passo di riduzione del Pil – spiega il ministro delle Finanze, Michel Sapin – alla situazione economica del paese”.

“La nostra politica economica – aggiunge Sapin – non sta cambiando, ma il deficit sara’ ridotto piu’ lentamente del previsto a causa delle circostanze economiche”.
Nessun ulteriore sforzo – si legge in un comunicato che accompagna i numeri della legge di bilancio – sara’ richiesto alla Francia, perche’ il governo – assumendosi la responsabilita’ di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese – respinge l’austerita’“.

A stretto giro di posta arriva la replica di Bruxelles, che ricorda a Parigi che gli Stati europei “devono rispettare le raccomandazioni specifiche per paese” che sono state approvate dal Consiglio Ue su proposta della Commissione, ha spiegato il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari Simon O’ Connor senza commentare nello specifico i recenti annunci sui conti pubblici di Italia e Francia. “Gli impegni presi dagli Stati nei confronti degli altri – ha detto – sono comuni e il ruolo della commissione e’ quello di dire se i progetti di bilancio metteranno gli Stati sulla strada giusta per rispettare tali impegni”.

Gelida Angela Merkel, che chiede che tutti gli stati dell’Unione europea “facciano i loro compiti” e “rispettino pienamente gli impegni” presi, altrimenti ne va della credibilita’ dell’Europa.

Ecco dove ci ha portato la Troika con i “compiti”

troika

 

La Merkel prosegue il suo incredibile sproloquio, rasentando addirittura il ridicolo: “Una crescita sostenibile di lunga durata  si puo’ raggiungere soltanto sulla base di una solida politica di bilancio. Questo e’ alla base della credibilita’ dell’Unione europea”. “Non siamo al punto – aggiunge – in cui possiamo dire che la crisi e’ completamente alle nostre spalle. Per questo ora e’ importante per tutti rispettare pienamente gli obblighi e gli impegni in modo credibile”. “Questo – dice ancora Merkel – si piu’ essere fatto soltanto dai singoli stati membri. E’ nella responsabilita’ di ciascuno stato fare i propri compiti per migliorare la competitivita’”.

Intanto Sapin, che aveva gia’ preannunciato che i target di deficit per il 2015 erano inattuabili, prevede una crescita economica stentata dello 0,4% quest’anno, seguita da un +1% nel 2015, +1,7% nel 2016, +1,9% nel 2018 e solo nel 2018 e nel 2019 il Pil tornera’ a crescere del 2%. “Le nostre prospettive economiche – ammette Sapin – non sono quelle previste qualche mese fa”. Inoltre il ministro definisce “senza precedenti” lo sforzo del governo di tagliare di 50 miliardi di euro i volumi della spesa pubblica entro il 2017, pur riconoscendo che il totale della spesa pubblica in questo periodo registrera’ un rialzo dello 0,2%. Questo significa che il debito pubblico tocchera’ nel 2016 un picco del 98% del Pil, iniziando una lieve discesa nel 2017.