20 settembre – La Turchia, che ha partecipato alla riunione dei paesi che compongono la coalizione anti-Stato Islamico (Isis) a Parigi, ha dichiarato che non avrebbe preso parte a nessuna azione militare in Iraq. Dietro la decisione la preoccupazione per i 49 ostaggi turchi nelle mani dei jihadisti.
Ed ecco che accade l’impensabile. I miliziani Isis, che avrebbero tutto l’interesse ad avere un nemico in meno nella coalizione occidentale, liberano invece i 49 ostaggi, lasciando così la Turchia libera di partecipare ad un’azione di guerra contro di loro. Saranno autolesionisti? No di certo.
Da chi hanno avuto l’ordine di liberare gli ostaggi? A chi risponde l’Isis? E’ sempre meno difficile da capire… a buon intenditor.
I 49 cittadini turchi presi in ostaggio a giugno in Iraq dalle milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis) sono stati liberati e sono tornati sani e salvi nel loro Paese. Lo ha annunciato il primo ministro di Ankara, Ahmet Davutoglu.
“I nostri connazionali sono rientrati in Turchia questa mattina”, ha affermato Davotuglu in una dichiarazione trasmessa in televisione, senza fornire precisazioni sulle condizioni del rilascio dei 49 turchi, che erano stati sequestrati in occasione dell’assalto al consolato generale turco di Mosul.