1 sett – Il governo libico dimissionario, rifugiato nell’est del paese, ha riconosciuto oggi che le milizie ribelli controllano le sedi dei principali ministeri e dei servizi pubblici della capitale Tripoli.
In concreto, in un paese ormai piombato nell’anarchia, il potere di fatto è nelle mani delle milizie mentre le autorità governative hanno perso di fatto qualsiasi controllo della situazione.
Oggi i jihasti di Ansar al Sharia hanno dichiarato che il nuovo Consiglio dei rivoluzionari di Tripoli, che aveva annunciato la volontà di creare uno stato democratico, “viola i principi dell’Islam”. “Ci siamo rivoltati contro Gheddafi e ora Haftar per issare le bandiere della Sharia – affermano – non per creare un nuovo tiranno che permetta il ritorno all’egemonia occidentale”
In un comunicato, il governo provvisorio diretto da Abdallah al-Theni spiega che le milizie armate impediscono il funzionamento di qualsiasi servizio di stato nella capitale e impediscono ai funzionari ministeriali come a ogni impiegato dei servizi pubblici di recarsi al lavoro.
Intanto infuria la battaglia, per il terzo giorno consecutivo, attorno all‘aeroporto Benina di Bengasi. Lo riferiscono testimoni oculari. I miliziani di Ansar al Sharia tentano di conquistare lo scalo, strappandolo alle forze di Khalifa Haftar che ancora lo controllano.