100mila arrivi, Unhcr (ONU): fornire ammissione sulla base di sponsor privati

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14 ago 2014 – Sono 100mila le persone giunte in Italia via mare dal 1 gennaio ad oggi, di cui oltre il 50% sono in fuga da guerre, violenze e persecuzioni. La maggior parte di loro viene da Eritrea (29%) e Siria (18%), e spesso proseguono il viaggio verso altri paesi dell’Unione Europea. L’Unhcr elogia nuovamente gli sforzi compiuti dalle autorita’ italiane nel portare avanti operazioni di soccorso nel Mediterraneo che hanno salvato migliaia di vite. Malgrado gli imponenti sforzi, sono 1,565 le persone morte o tuttora disperse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo alla volta dell’Europa, circa 1.300 solo dall’inizio dell’estate.

Questi numeri evidenziano ancora una volta la necessita’ di offrire delle soluzioni concrete ai rifugiati per scoraggiare le pericolose traversate via mare. L’Unhcr esorta pertanto gli Stati Membri dell’Unione Europea ad aumentare il loro impegno per fornire alternative quali il reinsediamento, l’ammissione per ragioni umanitarie, regimi di ammissione sulla base di sponsor privati, l’accesso agevolato al ricongiungimento familiare e l’utilizzo di visti per motivi di studio o lavoro, per far si che le persone in fuga non siano costrette ad affidare la propria vita ai trafficanti. (segue)

2 thoughts on “100mila arrivi, Unhcr (ONU): fornire ammissione sulla base di sponsor privati

  1. L’osservatore permanente presso le agenzie dell’Onu, arcivescovo Silvano Maria Tomasi, dichiara che gli immigrati non tolgono lavoro agli italiani: parole sacrosante, non si puo togliere qualcosa che non c’e’. Ci deve dire perche’ devono sbarcare qui : forse per interesse della mafia, della Caritas, dei Caf, non di certo degli italiani ma di certo per i “padroni ” dell’Onu che pianificano questa invasione per i loro interessi, non per bonta’ d’animo !! Se gli africani vengono sterminati nei loro paesi e’ tutto OK; ricordate la strage degli Hutu e Tutsi in cui l’ Onu per mano dell’ Africano Kofi Annan ha rifiutato aiuti ai caschi blu per fermare l’eccidio…che vergogna…
    Credo che tutte le organizzazioni che speculano su questi poveretti ( Onu- Fao- etc..etc.) devono finalmente usare i loro fondi per aiutarli nei loro paesi d’origine e non per corrompere i politici africani e vendere loro armi. I media fanno i processi a chi li chiama mangiabanane e non a chi veramente li usa come schiavi…

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