L’immigrazionismo: un’ideologia costruita ad hoc. Ecco perché arrivano tanti clandestini

L’immigrazionismo è una ideologia costruita ad hoc. Ecco perché arrivano tutti questi clandestini.
Due chiacchiere con Bat Ye’Or

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3 agosto – L’immigrazionismo è una ideologia criminale che si fonda sulla fusione euro-araba e si basa sulla pianificazione di provvedimenti e di processi di immigrazione islamica in Europa in modo da ‘fondere’, le due sponde del Mediterraneo per creare un ‘continente eurabico’ che, attraverso il multiculturalismo, ha l’obiettivo di crea una civiltà meticcia. Per gli artefici, la fusione euro-arabo-islamica, ideata già nel ‘74 dopo il boicottaggio del petrolio operato dalla Lega araba e numerosi attentati terroristici in Europa ad opera dei tanto amati palestinesi, rappresenta una politica di difesa e di sicurezza comune nell’Area Mediterranea ed ha lo scopo di prevenire una guerra di religioni e di civiltà. Insomma, credono di neutralizzare le minacce islamiste attraverso consistenti aiuti economici e forti ‘sostegni’ politici, economici e militari (leggasi primavere varie).

L’ambizione di questi criminali, si fonda soprattutto, sulla strategia internazionale e regionale il cui fondamento è il sostegno unilaterale ai palestinesi e alla politica araba anti-israeliana e si basa su diversi strumenti strategici, politici e culturali, come il multilateralismo e una politica di concessioni e di appeasement intenta all’edificazione di una società internazionale sostituendo i popoli sovrani e i governi delle Nazioni, con il nuovo ordine di una governance mondiale (NWO) amministrata dalle organizzazioni internazionali (ONU).

Sul piano internazionale e attraverso il braccio armato della Troika, Banca Centrale Europea, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale, la Ue ‘fa carte false’ per desovranizzare i Paesi membri e distruggere le loro identità nazionali che considera un vero e proprio ostacolo e per la sopravvivenza stessa della Ue.

Già sotto la politica criminale di Prodi e Solana, la Ue mirava a indebolire e neutralizzare i nazionalismi locali e gli stessi interessi degli Stati Membri, al fine di favorire il potere internazionale dell’ONU per una governance mondiale (NWO). Questa politica, continua oggi con i sinistri governi golpisti e l’accondiscendenza dei partiti cosiddetti di destra.

Non ne usciremo vivi, perchè come diceva Oriana: «Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l’arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenir è contro Ragione. E contro Ragione anche sperare che l’incendio si spenga da sé grazie a un temporale o a un miracolo della Madonna

Bat Ye’or (Gisèle) è innanzitutto mia amica, come lo era di Oriana Fallaci. E’ nata in Egitto da famiglia ebrea, è vissuta in Inghilterra e risiede a Ginevra. Bat Ye’or è apolide da sempre. Come tutte le nemiche dell’ipocritamente corretto, è stata isolata nei gulag mediatici dei benpensanti, eppure  ha svelato agli europei una parte della loro storia recente. Il suo nome in ebraico significa “figlia del Nilo”. E’ diventata celebre per aver coniato una manciata di termini, da: “dhimmitudine” a “Eurabia”, su cui ha scritto a mio avviso il libro più famoso e che, per quelli come me, è come una Bibbia.

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Eurabia, libro di 400 pagine in cui Bat Ye’or spiega come l’Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita,  non è uno sfogo o una mera denuncia, ma un saggio, un attento studio basato su fonti e documenti ed è anche il libro che ha ispirato la furia di Oriana Fallaci, di cui era molto amica. Ed è stata Oriana a rendere famoso il termine Eurabia che dà il titolo al saggio e Oriana, di affinità con il pensiero di Bat Ye’or ne aveva più d’una.

Eurabia, è il racconto di uno sfregio, di una caduta, di un declino. Il volto deturpato è quello dell’Europa sottomessa all’incudine alla “grande offensiva filoaraba e filoislamica”. Dal ’74, cioè da 40 anni, l’Europa “pianifica” con i paesi della Lega Araba la fusione delle due sponde del Mediterraneo in un nuovo agglomerato che Bat Ye’or ha suggestivamente denominato Eurabia. Questo progetto criminale ha portato alla graduale ma inesorabile trasformazione del continente europeo in un ibrido asservito alle esigenze politiche e agli standard culturali del mondo arabo. Il bilancio è drammatico.

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Questa politica criminale ha condotto e conduce alla mancata integrazione degli immigrati musulmani, al proliferare di cellule terroriste islamiche in tutto il continente, al ripudio da parte dell’Europa delle sue radici ebraico-cristiane e allo stravolgimento della sua identità culturale, religiosa ed etica. Forse per gli europei è giunto il momento di riappropriarsi della loro autentica eredità spirituale. Ma, come me, dice Bat Ye’or, facciamo in fretta.

Bat Ye’or ha ricevuto il “Premio Oriana Fallaci”

Armando Manocchia