1 agosto – Dunque parliamo di sanzioni.
Cioè di legittime richieste di uno stato sovrano per giustificate esigenze di sicurezza nazionale e di privacy per i propri cittadini a delle malvagye società multinazionali.
Chi potrebbe obbiettare, mica si tratta di sanzioni scenografiche e degne di Hollywood tipo bloccare i conti di una trentina di ricconi, oppure fare finta di dare fastidio a compagnie statali russe con “blocchi” dell’accesso al credito da parte di banche occidentali… (dai su ma scherziamo?)
La vicenda riguarda due colossi, scelti NON a caso: La tedesca SAP e La Americana APPLE (link)
le quali sono state sobriamente fatte oggetto di una semplice e innoqua richiesta: I codici sorgente dei loro software e sistemi operativi, per una analisi di sicurezza. (oh sia chiaro eh! Tutto rimarrà segeretissimo eh, mica che poi i Russi ne faranno cattivo uso….)
Sia mai che li dentro ci siano backdoor….. (mi sa che Snowden lo hanno fatto Ministro dell’Interno)
Ora.
E’ evidente che Apple e Sap rifiuteranno ed è evidente che a quel punto in qualsiasi momento, per questioni di leggittima sicurezza nazionale, SAP e Apple verranno buttate furoi dal mercato Russo e probabilmente dall’intera unione euroasiatica.
Capite la differenza fra un giocatore di scacchi e un giocatore di Baseball.
Putin mica mette le sanzioni, tutela la privacy dei suoi cittadini, e la privacy dei cittadini è spacciata (da Hollywood) per essere uno dei “valori dell’occidente”.
Obama invece mette le sanzioni.
ah a proposito, parrebbe che la Merkel (che forse, non è esattamente stupida e un pochino l’Est lo conosce) si stia mettendo di accordo con Putin per far riconoscere la Crimea dalla Germania (e dunque dall’Europa) e tenere fuori l’Ucraina dalla Nato. In cambio di gas e commesse per le industrie tedesche e suppongo che il codice sorgente di SAP non sia poi un problema insormontabile come quello dei sistemi Apple. […] RISCHIOCALCOLATO
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Ma non è tutto. Il nominato primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk, nel corso di una conferenza stampa a Kiev giovedi scorso, ha detto che il cancelliere tedesco Angela Merkel “ha sempre ragione”.
Dopo che le sue dimissioni sono state respinte dalla Verkhovna Rada (parlamento ucraino), Yatsenyuk ha ribadito la sua piena fiducia nei membri dell’Unione europea dopo che un giornale britannico ha segnalato un presunto accordo segreto in fase di negoziazione tra Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla la crisi ucraina.