29 luglio – (WSI) Un pilota ucraino di un Soukhoi Su-25 avrebbe rivendicato la responsabilità della distruzione dell’aereo di linea della Malaysia Airlines abbattuto nella parte orientale dell’Ucraina, in un incidente che ha provocato la morte di 298 persone il 17 luglio scorso.
In un’intervista rilasciata al Wahrheit fuer Deutschland, una testata tedesca, il pilota racconta di aver sparato sul Boeing 777 con un cannone a due canne di 30 mm e che la sua arma era presente anche sulle immagine statellitari del ministero russo della Difesa.
Il nome della fonte non è stato divulgato. Un Soukhoï Su-25 è stato effettivamente osservato vicino all’aereo malese dai mezzi di controllo russi.
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Ma perché lo avrebbe fatto? Dal resoconto fatto ai media, l’aereo di linea sembra che fosse in volo in un’area dove erano presenti alcuni aerei dell’esercito ucraino ed era diretto verso la zona del paese controllata dai filo russi e non viceversa.
Una scena da MARIUPOL
La gente del villaggio di Pchyolkino cerca di fermare le forze militari di Kiev dirette a Kramatorsk.
Intanto gli ambasciatori dei 28 paesi dell’Unione europea sono riuniti stamani a Bruxelles per mettere a punto un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia, mirato a convincere il presidente Vladimir Putin a interrompere il suo sostegno ai separatisti filorussi ucraini.
L’obiettivo delle sanzioni è stato confermato ieri in una telefonata a cinque tra il presidente Usa Barack Obama, quello francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e i premier italiano Matteo Renzi e britannico David Cameron: chiudere la frontiera russo-ucraina per impedire il passaggio di armi e uomini verso le aree controllate dai separatisti, in modo da costringerli al tavolo negoziale con Kiev.
Le sanzioni dovrebbero riguardare quattro ambiti: l’accesso ai mercati finanziari, le vendite di armi, le tecnologie sensibili in campo energetico, e i beni a doppio utilizzo, militare e civile.
Gli europei vogliono colpire anche gli uomini vicini al potere russo, congelando i beni di quattro oligarchi accusati di aver beneficiato dell’annessione della Crimea o di sostenere attivamente la destabilizzazione in est Ucraina. Sanzioni anche per tre entità economiche, tra cui una banca. L’obiettivo è di bloccare gli investimenti in alcuni settori in Crimea e a Sebastopoli, in particolare costruzioni, trasporti, telecomunicazioni ed energia, ha precisato una fonte europea.
Non si sa piu a cosa pensare. Vuoi vedere che i cattivi non sono i Russi? Dopo tutto la storia c`e lo insegna. Invasi da Napoleone e Hitler sono quelli che hanno sofferto di piu.
infatti, i cattivi non sono i Russwi ed è vero che hanno sofferto di piu dalle invasioni di Hitler e Napoleone ma hanno anche insegnato al mondo, viste le batose inflitte ai due dittatori, che non si entra in Russia impunemente. Il prossimo che ci riprova sará cancellato dalla faccia della terra. Lo tengano ben a mente Obama e la Merkel. Non avranno vita facile.
Obama anzichè chiedere scusa continua imperterrito nelle sanzione verso la Russia…ma questa gente è stata lobotomizzata per caso?