19 luglio – Sempre piu’ drammatica la situazione per i cristiani in Iraq. Il palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul e’ stato bruciato dagli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (is) appena scaduto l’ultimatum lanciato dai miliziani dello Stato ai cittadini cristiani. Lo ha denunciato il patriarca della Chiesa cattolica sira, Ignace Joseph III Younan. Il patriarca ha incontrato stamani in Vaticano l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Le notizie che riporta sono disastrose:
”Il nostro arcivescovado a Mosul e’ stato bruciato totalmente: manoscritti, biblioteca… e hanno gia’ minacciato che, se non si convertiranno all’islam, tutti i cristiani saranno ammazzati. E’ terribile! Questa e’ una vergogna per la comunita’ internazionale”, ha detto Younan a Radio Vaticana, invitando a ”sospendere tutti gli aiuti finanziari” agli estremisti.
”Da chi ricevono le armi? Da questi Paesi integralisti del Golfo, con il placet di politici occidentali, perche’ hanno bisogno del loro petrolio. Purtroppo e’ cosi”’, ha aggiunto il Patriarca.
Younan ha poi ribadito a Radio Vaticana che “ormai a Mosul non ci sono piu’ cristiani dopo le minacce degli integralisti”. “C’era una decina di famiglie che sono dovute fuggire ieri ma hanno rubato loro tutto. Li hanno lasciati alla frontiera della citta’ – racconta -, li hanno insultati e lasciati cosi’ in pieno deserto”. I cristiani hanno trovato rifugio in Kurdistan ma il primo ministro, spiega il patriarca, ha detto che il Kurdistan “non puo’ piu’ ricevere rifugiati perche’ ci sono anche altre minoranza, gli sciiti, gli yazidi…che sono fuggite in Kurdistan”.
Youman infine lancia un appello alla comunita’ internazionale affinche’ si risolva la situazione: “Ci perseguitano nel nome della loro religione e non fanno solamente minacce ma eseguono le loro minacce: bruciano e uccidono”. Come fermare gli integralisti islamici? “Devono sospendere tutti gli aiuti finanziari. Da chi ricevono le armi? Da questi Paesi integralisti del Golfo, con il placet di politici occidentali. E’ proprio una vergogna”. Tutti i cristiani sono scappati da Mosul, ha denunciato il patriarca caldeo, Louis Sako. “Le famiglie cristiane sono in fuga verso Dohuk e Arbil”, per cui, “per la prima volta nello storia dell’Iraq Mosul e’ senza cristiani”, ha detto Sako.
Iraq: Jihadisti Isil segnano le porte dei cristiani a Mosul, “casa espropriata” e stop cibo
Nella foto le case dei cristiani contrassegnate col simbolo della N