Residenti e villeggianti bloccano la strada: “Siamo stanchi di dover subire vessazioni da parte di alcuni africani che evidentemente non sono qui per lavorare. Ci sentiamo abbandonati”
14 luglio – E frasi minacciose urlate contro i sindaci: “Sapevamo di vivere in un inferno. Ma ora l’inferno è scoppiato. Non possiamo più consentire che i neri facciano i padroni a casa nostra. Anche perché a noi la legge ci blocca, a loro no. Dicono che con la legge “cambiata” non possono più fare nulla. Allora dobbiamo farci giustizia da soli?”.
Dopo i ferimenti e gli incendi di ieri sera a Castel Volturno, i cittadini italiani residenti della zona hanno organizzato una manifestazione di protesta sulla Domiziana.
L’arteria stradale di comunicazione è stata bloccata nei pressi dello svincolo di Pescopagano. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Mondragone (Ce). Inoltre è in corso anche un sit-in di protesta dei cittadini africani nella frazione di Pescopagano. La situazione è seguita dai carabinieri. Al momento non si registrano scontri e turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Sparatoria a Castel Volturno, 2 immigrati gambizzati: è rivolta, case e auto in fiamme
Castel Volturno, racconto choc: «Volevano bruciarmi viva, qui comandano i neri»
Domenica, tuttavia, a Castel Volturno è stato una giornata di forte tensione tra gli italiani ed i gruppi di immigrati residenti nella zona, specie dopo la sparatoria e la seguente rissa che ha visto coinvolti gruppi di immigrati ed italiani. Secondo quanto conferma Casertanews, ieri, in tarda serata due ivoriani sono stati gambizzati a colpi di pistola tra Bagnara e Pescopagano, alle porte di Castel Volturno. Tanto è bastato per far scoppiare la rivolta degli immigrati: una casa e 4 vetture sono state date alle fiamme. Intanto, due italiani, padre e figlio, sono stati fermati perché sospettati di essere gli autori del raid punitivo.
I due immigrati gambizzati, rispettivamente di 30 e 37 anni, non sono comunque in pericolo di vita. La tensione tra la comunità africana e quella italiana resta molto alta e ripropone i mai risolti problemi di integrazione. A scatenare le ultime violenze sarebbero stati numerosi furti e saccheggi ai danni delle case per vacanze, specialmente quelle a ridosso della spiaggia di Bagnara. Pare che i residenti ritengano responsabili dei numerosi furti e saccheggi alcuni membri della comunità africana.