Financial Times contro Juncker: ha creato il più grande paradiso fiscale d’Europa

juncker9 luglio – L’architetto del più grande paradiso fiscale d’Europa, Jean-Claude Juncker dovrebbe ora trasformarsi in alfiere della lotta all’evasione. Con un duro articolo il Financial Times punta il dito contro un potenziale conflitto di interessi del presidente in pectore della Commissione europea, mentre questi è impegnato in una lunga girandola di audizioni all’Europarlamento.

Da alcune settimane la Commissione uscente ha infatti aperto con il Lussemburgo un potenziale contenzioso sul trattamento fiscale riservato a Fiat Finance and Trade, questione che peraltro potrebbe replicarsi anche sul gigante delle vendite internet Amazon.
“Il Lussemburgo ha tempo fino alla fine della settimana per rispondere alle richieste di documentazioni avanzate dalla Commissione, o rischiare una escalation che potrebbe sfociare in sanzioni. E se il Gran Ducato si rifiutasse di ottemperare – prosegue il FT – Juncker si troverebbe nell’imbarazzante situazione di dover portare avanti il contenzioso contro regole fiscali adottate sotto la sua stessa premiership”.

Nei 18 anni in cui ne è stato capo del governo, infatti “il Lussemburgo è diventato il più grande paradiso fiscale d’Europa. I detrattori affermano che ha attratto miliardi di dollari e di euro da privati e imprese che puntavano a evadere il fisco dei rispettivi paesi. E dal 1980 – prosegue il quotidiano – il sistema finanziario del paese è cresciuto praticamente da zero ad un affare da 3.000 miliardi di euro”.
Inoltre, insiste il FT, fino all’ultimo prima di lasciare la premiership, lo scorso anno, Juncker ha prima osteggiato le riforme sulle regole fiscali in ambito europeo, poi le misure sulla trasparenza sempre concordate in ambito comunitario. Che infatti sono state ratificate solo dal nuovo governo.  tiscali