Inno alla jihad tramite i rapper. Anche in Italia la tregua è finita!

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5 luglio   – Nel settembre 2013, due rapper tunisini sono stati condannati a 21 mesi di prigione per aver insultato le forze dell’ordine in un brano cantato durante un concerto a Hammamet. I rapper Weld El 15, e Klay BBJ, erano stati arrestati il 22 agosto, durante un concerto a Hammamet, per insulti a pubblici ufficiali, diffamazione e violazione della morale pubblica.

Aprile 2014….una clip video con l’esecuzione in stile jihadista del deputato anti- islam Geert Wilders. Il video è stato pubblicato dal rapper olandese -libanese Hozny nella canzone che parla della carriera di Geert Wilders e dei suoi commenti sull’islam. Il personaggio che interpreta Wilders viene rapito da due uomini che indossano passamontagna neri, viene fatto inginocchiare davanti a una telecamera di fronte a un grande panno verde appeso al muro e gli viene puntata una pistola alla testa, in un modo che possa essere associato agli ostaggi rapiti mostrati nei video jihadisti . Alla fine del video , quando l’ immagine si dissolve , si sente un colpo di pistola. Wilders ha a sua volta assicurato che avrebbe preso provvedimenti contro il rapper , sostenendo che il video non rientra nell’ambito di applicazione della libertà di espressione , ma di un incitamento alla violenza.

Sempre nello scorso  Aprile, è morto in un attacco suicida un rapper tedesco che aveva sposato la jihad ed era andato a combattere in Siria al fianco dei ribelli. Denis Mamadou Cuspert, in arte Deso Dogg, 39 anni, combattente del gruppo islamista Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), e’ stato ucciso da due kamikaze del Fronte Al-Nusra, un gruppo islamista rivale. “Deso Dogg”, nato a Berlino da mamma tedesca e padre ghanese, e’ cosi’ diventato una nuova vittima della guerra nella guerra che sta insanguinando la Siria, quella tra i gruppi islamisti che combattono il regime. Da jihadista, Denis era diventato Abu Talha al-Almani.

Luglio 2014: il marocchino Khalid Chaouki, parlamentare del PD, presente nel video, ‘sponsorizza’ attraverso la sua pagina Facebook, la clip di una canzone chiamata “Ius Music” di Amir Issaa, un rapper marocchino. Uno di quei nati in Italia o “nuovi italiani”, amati e coccolati dalla Boldrini, la quale asserisce (…) “e i migranti oggi sono, l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione. E ci offrono uno stile di vita che…presto sarò uno stile di vita molto diffuso per tutti noi. Loro sono l’avanguardia di quello…dello stile di vita..che presto sarà uno stile di vita per moltissimi di noi”-

Nel testo rap si inneggia inequivocabilmente alla violenza: “Il futuro è il nostro lo vogliamo in esclusiva, stanchi di elemosinare diritti e metterci in fila. “Da Palermo a Torino scoppierà un casino, se l’Europa è un altra storia se Roma non è Berlino, è la paura di qualcosa che ormai vive qua vicino e non ti salverai. Non sono un G2 Italiano col trattino, una fiat uno col bazooka sul tettino è la storia di un normale cittadino impazzito era clandestino adesso è un assassino.”

Questi sono solo alcuni dei messaggi di pace, amore e tolleranza dei Jiahdisti ‘italiani’ che abbiamo trovato sul Web, ma sono niente rispetto a ciò che scrive e canta il rapper di Torpignattara Amir Issaa, padre egiziano e madre italiana ‘sponsorizzato’ da Khalid Chaouki Parlamentare Pd e simpatizzante dei Fratelli Musulmani che in questo pezzo dal titolo “La tregua è finita” si evince chiaramente che è un vero e proprio inno alla violenza, al terrorismo e al sacrificio e non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione:

La tregua è finita di: Amir Issaa testo
Ritorno più forte più grosso e più vivo e aspetto nascosto stavolta prendo e li uccido bussano alla porta e un’ altra vita che trema a testa alta pure con le mani dietro la schiena nemico delle guardie dello stato e dei servi dei falsi che non chiamano più quando non servi prova a fermarmi qua è sicuro che perdi controllo le mie emozioni a te saltano i nervi lotto con me stesso evitando una strage sta vita che trasforma un uomo in un kamikaze quando con la forza tu gli imponi la pace pronto a saltare in aria tra la folla e le case frutto della violenza che a voi tanto vi piace è un boato nella notte mentre tutto qui tace sangue che sporca il tuo completo versace le ingoia una sirena che li sveglia a testate

ritorno più forte più grosso e più vivo la luce che mi illumina qui in mezzo a sto schifo faccio saltare in aria basta muovere un dito premo quel bottone boom e il pranzo è servito se se se se mi lasciate solo no no no non vedo alternativa premo il bottone boom e la tregua è finita

non ho una gran cultura non ho potuto studiare mia madre a casa mi leggeva bollette da pagare e via di corsa giù in strada col pallone a tirare calci per sfogare la mia frustrazione e ancora oggi accendo la televisione e un politico dice che vuol salvare la nazione tutte cazzate dal momento che mia madre ha lavorato per trent’ anni ancora fatica a campare io guardo in faccia quest’ italia e gli sputo in faccia la rabbia di un figlio che non ha riconosciuto non lo servo il mio paese vivo da disertore meglio di essere schiavi di un tricolore sissignore puoi anche picchiarmi spararmi accusarmi di essere un terrorista o un trafficante d’ armi e se sei tu a fabbricarle come fai ad arrestarmi mi prendo la giustizia e non potrai più fermarmi

ritorno più forte più grosso e più vivo la luce che mi illumina qui in mezzo a sto schifo faccio saltare in aria basta muovere un dito premo quel bottone boom e il pranzo è servito se se se se mi lasciate solo no no no non vedo alternativa premo il bottone boom e la tregua è finita, ritorno più forte più grosso e più vivo la luce che mi illumina qui in mezzo a sto schifo faccio saltare in aria basta muovere un dito premo quel bottone boom e il pranzo è servito se se se se mi lasciate solo no no no non vedo alternativa premo il bottone boom e la tregua è finita  (Testo: http://www.raptxt.it/testi/amir/la_tregua_e_finita_7484.html) .  Video qui sotto

Armando Manocchia

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