Roma, sicurezza: Campi nomadi senza vigilantes, Marino non rinnova il contratto

Campi rom senza più sicurezza: scaduto e non rinnovato il contratto a 78 vigilanti

marinoe1 luglio – I campi di Castel Romano, Salone, Candoni, Gordiani, River, Barbuta, Cesarina e Lombroso sono da oggi senza il servizio vigilanza. Non è stato infatti rinnovato il contratto a 78 lavoratori di Risorse per Roma impiegati nel servizio di portierato e vigilanza negli otto campi autorizzati dal Comune. Alla base del mancato rinnovo vi sarebbero i tagli del Campidoglio che ogni mese versa nelle casse di Risorse per Roma, società che gestisce il servizio, oltre 200.000 euro.

L’avviso ai dipendenti è stato dato via mail sabato pomeriggio: “Con la presente la informo che a far data dal 1° luglio 2014 ella è esonerata dal rendere la prestazione di lavoro. Roma Capitale, dipartimento Politiche Sociali, non ha infatti confermato il prolungamento tecnico dell’affidamento relativo al servizio di portierato e monitoraggio dei villaggi della solidarietà oltre la scadenza del 30 giugno prossimo impedendo quindi la presenza dei nostri dipendenti presso i campi. Cordiali saluti”.

Il servizio, creato tre anni fa dalla giunta Alemanno, viene definito un presidio di sicurezza e integrazione. Tante le segnalazioni inviate alla Prefettura. Ieri, nel corso del consiglio Comunale, il consigliere Ghera di Fratelli d’Italia, ha duramente attaccato la decisione dell’amministrazione Marino: “La chiusura del servizio di viglianza sui campi rom attualmente in carico a Risorse per Roma lascia inquietanti prospettive per la sicurezza cittadina della Capitale. Infatti, non sará piú garantito il servizio di monitoraggio e controllo dei campi, in quanto i dipendenti sono stati esonerati dall’attivitá dalla mattina del 1 luglio 2014. Come Fdi-An non possiamo che rinnovare la nostra solidarietá nell’auspicio che il sindaco trovi le risorse per confermare l’affidamento da cui dipendono anche i loro posti di lavoro”.

Ghera chiede anche “chi si assumerá la responsabilitá per l’eventuale mancato controllo delle aree sia a tutela dei residenti del campo che dei tanti cittadini abitanti nellle prossimitá dei campi. Chi garantirá la sicurezza degli accessi nei campi, chi impedirá situazioni di reale pericolo in seguito ad eventuali criticitá nei campi e chi impedirá che i campi non tornino ad essere polveriere incontrollate a causa di conflitti etnci e del prevedibile aumento di presenze abusive? Anche per questa ragione abbiamo comunque deciso di lavorare su una bozza per creare un nuovo “regolamento comunale dei campi nomadi” che presenteremo nel prossimo settembre”.

Ieri sera intanto, in via di Salone, è scoppiata una rissa che ha causato il ferimento al volto di una persona

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