Tracollo di Roma: Marino peggio di Nerone, nella capitale -13% di visitatori

27 giugno – Federculture – federazione che tiene insieme aziende e enti di gestione della cultura, soggetti pubblici e privati – dopo svariate anticipazioni ha presentato il suo «Rapporto 2014»; una raccolta di numeri che per quanto riguarda Roma e i consumi culturali (da qualche anno non una novità) contiene dati in buona parte da débâcle.

Ignazio-Marino

Calano i visitatori

Nella capitale, si legge, calano i visitatori (-13%), ma soprattutto cala la spesa dedicata alle mostre (-27,6%). Nella top ten di quelle più visitate nel 2013 in Italia, ben quattro esposizioni sono comunque romane: tra queste la più vista è stata «Tiziano» alle Scuderie del Quirinale, circa 246 mila visitatori. Se però si considerano le 10 mostre d’arte più viste a Roma nell’anno, queste hanno attratto 1.190.335 visitatori in totale, il 13% in meno rispetto al 2012, quando le dieci mostre di maggior successo in città ebbero un pubblico di 1.368.916 persone.

Le altre città

Il Rapporto Federculture mette poi a confronto la Capitale con le altre grandi città internazionali: «Nessuna mostra romana – si legge – è presente nelle classifiche internazionali, mentre a Roma le mostre raccolgano circa un quinto di quanto accade a Londra, New York, Parigi». Nello specifico, prendendo il totale dei visitatori delle prime dieci mostre in città, Londra ne conta 5.377.826, New York 5.098.868, Parigi 4.425.505, mentre Roma si ferma a 1.190.335.
A presentare ieri il Rapporto, nel Conservatorio di Santa Cecilia, il presidente di Federculture (e dell’Accademia di Belle Arti di Roma) Roberto Grossi, alla presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino e del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Secondo l’indagine non se la passano bene nemmeno i musei civici di Roma (-5,7 di visitatori nel 2013 pari a 1,4 milioni totali), con il crollo del Macro (-52%). Male anche i Capitolini (-9% degli) e Azienda Palaexpo (meno 10%). Clamoroso invece il dato del Maxxi, che comunica un più 43 per cento (non solo visitatori paganti, piuttosto una stima che comprende presenze ai talk, alle rassegne sulla piazza e a tutti gli eventi gratuiti). Segno negativo anche per spesa del pubblico a teatro (-18%) e cinema (-2,5%). […]

R.Do. romacorriere