27 giugno – L’Aula della Camera ha approvato il ddl per dare una veste giuridica alla kafala, istituto analogo all’affidamento familiare, previsto come unica misura di protezione del minore in stato di abbandono negli ordinamenti islamici.
Il minore islamico potrà quindi arrivare in Italia e subito gli verrà rilasciato un “permesso di soggiorno per assistenza legale” della durata di due anni, rinnovabile. La Lega Nord: “È una resa all’Islam, ci mettiamo il burqa”
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Nei Paesi che ispirano la propria legislazione ai precetti coranici non esiste rapporto di filiazione diverso dal legame biologico di discendenza che derivi da un rapporto sessuale lecito. La legge islamica, inoltre, vieta l’adozione. Per evitare che figli senza genitori restino del tutto sprovvisti di tutela, il diritto islamico prevede un istituto di derivazione dottrinale, tramite il quale è garantita la protezione ai minori orfani, abbandonati o, comunque, privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita.
Per effetto della kafala un adulto musulmano (o una coppia di coniugi) ottiene la custodia del minorenne, in stato di abbandono, che non sia stato possibile affidare alle cure di parenti, nell’ambito della famiglia estesa. La kafala è in sostanza un affidamento che si protrae fino alla maggiore età.
A Parma, capofila dell’islamizzazione, gli islamici non permettono che i minori (non bambini, ma adolescenti)) islamici non accompagnati finiscano in famiglie di infedeli. E’ RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE nei nostri confronti, ma a nessuno interessa. A noi è vietato scegliere bambini discriminandoli per appartenenza religiosa. Oltre che agevolare tutti gli islamici che arrivano, li paghiamo per mantenere i clandestini islamici minorenni. Siamo alla follia. Anzi, all’idiozia totale.