Mogherini: continueremo a regalare soldi alle Ong per l’Afghanistan

13 giu – L’articolo integrale riportato del Manifesto è qui, sul sito del Ministero degli esteri. Abbiamo estrapolato le parti piu’ significative tralasciando la fuffa, buona per incantare gli ingenui. Con un’Italia in piena crisi economica, retta da un governo non eletto, la ministra degli esteri pensa a dilapidare il denaro dei contribuenti per la tutela della libertà e dei diritti in Afghanistan?

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II 2014 sarà un anno cruciale per la transizione in Afghanistan, sia dal punto di vista politico sia da quello della gestione della sicurezza. E invece rischiamo di fare l`errore di pensare che con la fine di Isaf non sarà più necessario occuparsi di quel paese, delle sue contraddizioni e della sua faticosa ricerca di democrazia, pace, diritti. Per questo rispondo con piacere agli amici di Afgana, con i quali ho avuto occasione di collaborare in passato e che ringrazio per il sostegno dato in questi anni alla società civile dell`Afghanistan.

Mi si chiede dunque quale sia la strategia del governo per il dopo Isaf. Prima di tutto credo sia fondamentale mantenere l`impegno, preso con la comunità internazionale ma innanzitutto con la società civile afghana, di «non abbandonare» l`Afghanistan con la fine di Isaf. […]

Il sostegno alla società civile, su cui già si è molto lavorato, diventerà l`asse portante del nostro impegno così che dialogo e riconciliazione da un lato e tutela della libertà e dei diritti di tutti dall`altro possano poggiare su un terreno solido, pronto, su forme di partecipazione reale e diffusa.

Manterremo e rafforzeremo quindi l`impegno della Cooperazione allo Sviluppo, con iniziative dirette e con il finanziamento a Ong e spero che insieme al Parlamento potremo aumentare le risorse e renderle stabili.   […]