2 giu – Non c’è pace nell’India degli orrori dove ogni giorno, sfogliando i giornali o guardando la tv si scoprono vicende a sfondo sessuale violento che coinvolgono donne inermi, ragazzine fuori casta e anche bambini poveri mandati in istituti che si suppone debbano tutelarli e che invece diventano luoghi di tortura e di sofferenza. Così si è scoperto che una ragazzina di 14 anni e’ stata ripetutamente violentata per tre mesi nello Stato centrale di Madhya Pradesh, da un uomo che nell’impresa era assistito dalla moglie.
E due responsabili di un centro di assistenza per bambini, gestito senza licenza nello Stato indiano di Maharashtra, sono stati arrestati quando la polizia ha scoperto che i piccoli ospiti, di età fra quattro e 15 anni, erano obbligati a pratiche sessuali fra di loro e con adulti. Se si rifiutavano, è merso dall’inchiesta, venivano torturati e costretti a mangiare feci.
I nuovi scioccanti episodi sono emersi mentre l’India è ancora traumatizzata dal terribile episodio di due cugine adolescenti indiane ‘dalit’ (senza casta) di 14 e 15 anni violentate da una banda di balordi in un villaggio dell’Uttar Pradesh (India nord-orientale) e poi impiccate ad un albero di mango. Per quell’episodio, che ha sollevato un’ondata di indignazione, 7 persone, fra cui due agenti, sono state arrestate. ANSA