9 magg – Le organizzazioni umanitarie – dall’Unhcr (ONU) al Consiglio italiano per i rifugiati – si oppongono all’interruzione di Mare Nostrum prima che siano stati realizzati i “corridoi umanitari”, cioè vie di accesso legale, per dare ai migranti la possibilità di ottenere il visto nei paesi di partenza. Ipotesi tutt’altro che astratta, visto che da almeno dieci anni sono stati elaborati progetti per la sua messa in atto.
Il fatto che nonostante Mare Nostrum le tragedie del mare continuino dà un’idea – sottolineano le organizzazioni umanitarie – di quel che potrebbe accadere se l’operazione fosse interrotta.
Le notizie arrivano dagli operatori umanitari impegnati in Libia e sono state raccolte dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati. Si riferiscono a quattro diversi naufragi.
E’ quello che sostengo io da molto tempo i corridoi umanitari ci costerebbero di meno il problema è dare asilo a tutti non è possibile visto che tutti siamo ospitali a casa d’altri sarebbe meglio aiutarli a vivere nei loro paesi