Eurabia: la UE elargisce un altro milione di euro per il Nordafrica

wc2 magg – Stefan Fule (commissario all’Allargamento e alla politica di Vicinato della Commissione Europea) ha annunciato un programma straordinario di interventi per lo sviluppo degli strumenti di dialogo sociale nei paesi della sponda sud del Mediterraneo (Siria, Libano, Giordania, Israele, Territori Palestinesi occupati, Egitto, Tunisia, Libia, Algeria e Marocco).

Da tempo le autorita’ europee hanno individuato negli organismi della societa’ civile quelle forze capaci di organizzare e rendere vitale il dialogo democratico tra i Paesi dell’Unione e quelli protagonisti della cosiddetta ‘primavera araba’. Sindacati indipendenti, associazioni di categoria, enti e organizzazioni non governative operanti in settori quali l’assistenza, la cultura e la religione, sono i beneficiari di una politica di aiuti comunitaria che – spiegano le autorita’ di Bruxelles – vuole evitare quanto piu’ possibile interventi generici, elargiti a pioggia e quindi di scarso effetto, per focalizzarsi invece su tematiche di forte impatto sociale quali ad esempio l’accesso alle risorse idriche, la difesa dei diritti umani, le politiche di genere e la tutela della liberta’ di espressione.

In questo senso, ha spiegato il commissario Fule parlando a Bruxelles al Forum della Societa’ Civile del Sud (Southern Neighborhood Civil Society Forum), un ruolo di particolare importanza lo hanno i media, intesi come il veicolo di elezione per alimentare quella rete di dialogo tra i vari organismi della societa’ civile e tra questi ed i rispettivi governi che e’ essenziale per lo sviluppo della democrazia.
Ed e’ per questo, ha aggiunto, che il programma di interventi straordinario fa perno sulla capacita’ aggregativa e di networking dei media, sia scritti che radiotelevisivi che online, per rafforzare le dinamiche della societa’ civile ed indirizzarne l’azione verso un rafforzamento della rappresentanza sociale e, quindi, della democrazia.

A questo primo Forum di Bruxelles, cui hanno preso parte un centinaio di rappresentanti di istituzioni e organismi della societa’ civile dell’Unione Europee e dei paesi del vicinato meridionale, ne seguira’ a breve un altro a Tunisi nel quale, ha detto Fule, verranno messi a punto gli strumenti attuativi di un programma di azione della durata di un anno e finanziato da uno stanziamento europeo di un milione di euro. A sua volta, questo programma annuale servira’ a tracciare le linee operative di un piano di interventi triennale che, a partire dal 2016, proiettera’ l’azione dell’Unione Europea in tutti quei settori della societa’ civile dei Paesi della sponda sud che verranno individuati come fondamentali per il rafforzamento del dialogo tra le parti sociali e tra gli stessi paesi membri del programma di vicinato e quelli dell’Unione.

Il ruolo dei media in tutto questo e’ fondamentale, ha detto il commissario, per raggiungere tre obiettivi essenziali al successo dell’azione che la Commissione europea si prefigge con questo intervento straordinario: costruire il dialogo utilizzando le reti gia’ esistenti e di sperimentata qualita’, svilupparlo tramite un costante scambio di informazioni ed elevarne la qualita’ mediante l’utilizzo di strumenti quali la formazione e l’apprendimento reciproco.

Facendo esplicito riferimento ai movimenti populisti il cui consenso popolare appare in crescita in Europa alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, il commissario Fule ha espresso infine deciso appoggio alla politica del dialogo e mirante al rafforzamento di tutti quei programmi che si prefiggono di tenere le porte aperte tra l’Europa ed i suoi partner della sponda meridionale ed orientale. Una presa di posizione dell’organo esecutivo europeo che, nelle due ore di dibattito che sono seguite all’intervento del commissario, ha trovato largo appoggio e piena disponibilita’ a collaborare da parte dei rappresentanti della societa’ civile e dei media presenti.
(AGI) .