26 apr – Lilli Gruber come Laura Boldrini. Anche la conduttrice di Otto e Mezzo dà il via alla sua crociata contro gli uomini in nome della parità di diritti per le donne. Con un editoriale di fuoco su Io donna la Gruber mette nel mirino il mondo maschile, soprattutto quello dei palazzi della politica.
La Gruber critica anche le manovre di Renzi che ha piazzato nell’ultimo valzer di poltrone nelle società pubbliche alcuni volti femminili come quello di Emma Marcegaglia. “Pensi al suono sordo di una parola vuota che fa belli i governi e rimbalza arrogante nei discorsi della politica: rinnovamento. Perché è vero, le donne per fortuna ora sono in Parlamento, al governo, nei gruppi dirigenti dei maggiori partiti e nei vertici delle società pubbliche, ma al di là di presenze dall’indubbio valore simbolico esiste ancora una ormai intollerabile discriminazione di genere. Per un Paese che cerca di proiettarsi nel futuro libero da vecchie zavorre culturali non essere in grado di valorizzare le competenze delle donne è un imperdonabile segno di arretratezza”.
Poi arriva la bordata finale per gli uomini: “Qui non si tratta di una rivendicazione astratta di potere. Si tratta del diritto di prendere decisioni per migliorare le condizioni del presente e immaginare un futuro. Ecco, non lasciamo che a decidere sia solo il testosterone!”. liberoquotidiano 25 aprile 2014