31 mar 2014 – ”Non posso non partire da un riferimento assai preoccupato alla situazione della Turchia. Le recenti decisioni del premier Erdogan di bloccare prima Twitter e poi Youtube dicono che la liberta’ di espressione, in rete e non solo, e’ ancora una liberta’ fragile, anche in Paesi a noi molto vicini, e che la sua violazione non suscita a livello internazionale risposte sufficientemente ferme”. Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel saluto inviato al convegno alla Camera ”Internet e liberta’ d’espressione.
Boldrini arruola una società, darà la caccia a chi lede la sua immagine sul web
La Boldrini ti manda la Digos se la critichi e si lamenta per la libertà di espressione
Se offendi la Boldrini su facebook ti arriva la polizia a casa (senza mandato)
C’e’ bisogno di nuove leggi?”. ”Serve che l’Unione Europea sia piu’ esigente in queste materie con chi si candida ad entrare – aggiunge – , e al contempo faccia crescere la sua attenzione anche verso le nazioni che sono gia’ dentro i confini dell’Unione ma non mostrano verso queste liberta’ fondamentali lo stesso rispetto che meritano i parametri finanziari”.
Boldrini quindi prosegue: ”Dall’estero arriva pero’ anche un’ottima notizia, che credo tornera’ nei vostri lavori di oggi. Mi riferisco alla decisione assunta pochi giorni fa dalla Camera dei Deputati del Brasile di approvare il ‘Marco Civil’, cioe’ una prima Carta dei diritti online per i cittadini. In essa affermazione principi fondamentali come il rispetto della liberta’ di espressione, la neutralita’ della rete, la protezione dei dati personali, l’inviolabilita’ della vita privata, la difesa della natura partecipativa di Internet, la promozione del diritto universale di accesso, l’adozione degli open data”. ”E’ una spinta importante e positiva a rilanciare anche qui in Europa la discussione sull’Internet Bill of Rights – afferma Boldrini – , secondo le proposte avanzate da anni dal professor Rodota’ anche a livello internazionale. Mi auguro al riguardo che l’imminente semestre di Presidenza italiana dell’Unione voglia caratterizzarsi anche sotto questo profilo”