27 mar – Tensione alle stelle stamattina nella sede dell’assessorato ai Servizi Sociali in via Taverna a Piacenza. Un gruppo di profughi (otto persone) del primo contingente arrivato in città l’anno scorso ha avuto un acceso confronto con l’assessore Stefano Cugini, che ha richiamato sul posto anche le volanti della polizia e gli agenti della polizia municipale.
Materia del contendere è un corso di formazione proposto al gruppo di stranieri, ai quali il Comune aveva già trovato un alloggio. Pare che i profughi (che appartengono tutti alla prima ondata di arrivi) contestino un corso per piastrellista, finanziato con fondi europei, come non adatto alle loro esigenze. Gli stranieri vorrebbero invece frequentare un corso per diventare saldatori.
Un portavoce del gruppo ha sottolineato che la loro richiesta è incentrata sui diritti: “Ci sono le risorse del Fondo Europeo per i rifugiati, non possiamo essere obbligati a fare un lavoro che non vogliamo, resteremo qui anche se ci sgomberano, anche se ci mandano in galera, perchè ci vuole chiarezza”.
Sul posto restano gli agenti della Municipale per evitare che si arrivi allo scontro fisico, mentre i profughi affermano di voler occupare gli uffici del Comune se non avranno una risposta. http://www.piacenzasera.it/
sono italiano senza lavoro ormai DA 2 ANNI se il corso mi assicura un posto di lavoro anche se abito in veneto vengo io a farlo.tanto ormai siamo piu discriminati noi che loro.
ma sarà uno skerzo?
Basta con quest’italia
evviva il veneto libero e indipendente
a casa ki no ga voja de laorar !
Se fossero stati tutti italiani, a quest’ora erano già in gattbuia!!! 2 pesi 2 misure!!!
E questi qui pretendono, pretendono e ancora pretendono tanto ci sono i cosi detti italidioti che pagano!!!