Profughi a Vicenza, è caos: Lega contro imprese, comuni furiosi e la Chiesa invoca la Ragione
25 mar – Ha scatenato un “tutti contro tutti” l’arrivo dei 40 profughi eritrei nel Vicentino. Mentre i Comuni si lamentano di non essere stati avvisati per tempo dalla prefettura, con il governo accusato di non aver rispettato il loro “no” alla richiesta di disponibilità all’accoglienza, l’onorevole leghista Mara Bizzotto se l’è presa con Confartigianato, “rea” di aver trovato una sistemazione per le persone arrivate nel territorio.
LE ACCUSE “Già di per sé, è grave che il Governo Renzi-Alfano voglia appioppare ai nostri territori, nel più completo silenzio, una marea di clandestini in arrivo dal Nord Africa – ha spiegato l’onorevole – Ma se questi immigrati vengono addirittura ospitati e smistati dalla Confartigianato, che a proprio nome ne cura la sistemazione negli hotel all’insaputa dei Comuni, siamo davvero fuori da ogni realtà!”
LA REPLICA Accuse respinte al mittente dal presidente dell’ente vicentino, Agostino Bonomo: “Mi limito a ricordare che dal 2002 la legge Bossi-Fini pone in carico alle imprese e alle loro categorie, come attori sociali, anche il reperimento di alloggi per i cittadini stranieri – e prosegue – Per quanto riguarda il fatto specifico, va tenuto conto della concitazione in cui è avvenuto l’arrivo improvviso degli otto profughi, ai quali era necessario – come sollecitato a noi dalla Prefettura, che aveva peraltro il compito di mantenere i contatti anche con i Comuni interessati – dare una prima sistemazione logistica. Il nostro intervento, che si è già concluso in accordo con le autorità, ha avuto pertanto un esclusivo fine umanitario. Evidentemente, il prossimo appuntamento elettorale ha contribuito non poco a scatenare una polemica”.
LA CHIESA Il responsabile regionale della Pastorale dei migranti don Elia Ferro cerca di calmare le acque, invitando la politica a “non urlare e a ridimensionare, contestualizzare e governare il fenomeno dei profughi”. In tal senso, come riporta Il Corriere del Veneto, si esprime anche il responsabile della Caritas don Marino Callegari che critica “chi parla alla pancia della gente facendo uscire i sentimenti meno nobili quando invece servono la testa e un ragionamento complessivo su un fenomeno destinato a continuare nel tempo”.
SCHIO Mentre il dibattito si fa acceso, loro, i profughi, se ne sono già andati. Come riporta Il Giornale di Vicenza, le dieci persone ospitata nella comunità di Schio “Casa Provvidenza”, dopo aver cenato e dormito, hanno lasciato l’alloggio.
vicenzatoday.it
La chiesa, la chiesa…ma dato che c’è allarme sbarco immigrati e che coll’avvicinarsi del bel tempo aumenterà il flusso incontrollato di sbarchi, perchè appunto la Chiesa non ospita con tanto calore, umanità, nella città del Vaticano queste persone? oppure il Vaticano ha paura di far entrare nel proprio suolo gente musulmana?