11 mar. – Il capo dell’Interpol, l’agenzia di polizia internazionale, ritiene che la scomparsa dell’aereo delle Malaysia Airlines non sia stata causata da un attentato terroristico. “Piu’ raccogliamo informazioni, e piu’ siamo inclini a concludere che non si sia trattato di un’azione terroristica”, ha detto il segretario generale dell’Interpol, Ronald Noble. Noble ha aggiunto che i due iraniani con passaporti rubati entrarono in possesso dei due documenti a Kuala Lumpur e hanno poi utilizzato i passaporti rubati dell’italiano, Luigi Maraldi, e dell’austriaco, Christian Kozel, per salire sull’aereo di cui adesso si sono perse le tracce.
Intanto l’esercito malese ritiene di aver rilevato con i suoi radar l’ultima traccia del B-777 delle Malaysia Airlines scomparso sopra lo Stretto di Malacca, ben lontano da dove il velivolo ebbe il suo ultimo contatto con il traffico aereo civile, al largo della costa orientale del Paese. Lo ha rivelato una fonte militare. Lo Stretto di Malacca, uno dei canali piu’ trafficati al mondo, corre lungo la costa occidentale della Malaysia. La compagnia aerea malese ha detto sabato che il volo con a bordo 339 persone ebbe il suo ultimo contatto quando era al largo della citta’ di Kota Bharu, sulla costa orientale malese. “Cambio’ rotta dopo Kota Bharu, scese di altitudine ed entro’ nello Stretto di Malacca”, ha riferito la fonte. agi