Due anni senza Lucio. Bologna ricorda il suo cantautore

Lucio Dalla
Lucio Dalla

Oggi Lucio Dalla avrebbe compiuto 71 anni.
E dopo il concertone nella sua Piazza Maggiore dello scorso anno, che nell’intenzione di tutti gli organizzatori e partecipanti è stato e rimarrà un appuntamento unico, Bologna si divide fra molti piccoli tributi al suo grande cantautore.

Comincia Ron, alla libreria Feltrinelli di Piazza Ravegnana alle ore 18.00, con la presentazione del suo nuovo album Un abbraccio unico, in cui ha finalmente deciso di inserire la canzone America, che Lucio aveva composto appositamente per lui già nel 1992, ma che fino a questo momento era rimasta dentro ad un cassetto.
Ron ha reso omaggio a Lucio anche nel corso della sua partecipazione al Festival di Sanremo, proponendo un particolare arrangiamento di uno fra i suoi brani più belli, Cara, assieme al Maestro Maurizio Pica alla chitarra.

Alla stessa ora prenderà il via la Notte bianca sotto casa di Lucio, divisa fra Via D’Azeglio 21, Piazza dei Celestini, e via IV Novembre. Si esibiranno, fra gli altri, Iskra Menarini, la Corale lirica San Rocco, il cantautore marchigiano Marco Sbarbati.
Sempre nell’ambito della Notte bianca, il Teatro del Navile di via Marescalchi propone una mostra fotografica dal titolo Lucio Dalla al Teatro del Navile, con scatti di Nino Campisi e Andrea Salvato, e un concerto (ore 23.00) di Ivano 127 Rosso, Stefano Fucili, Pia Tuccitto e i Doctor Life, autori della canzone Rimini cantata da Lucio nell’album Il contrario di me.

Questa sera e domani, sul palcoscenico del Teatro Duse, il Balletto di Roma sarà protagonista dello spettacolo FUTURA, ballando con Lucio.
L’idea, venuta a due fra i più grandi amici e collaboratori del cantautore bolognese, Giampiero Solari e Roberto Costa, è quella di fare incontrare una fra le migliori espressioni del mondo della danza contemporanea con le melodie di Lucio, per dare un volto ai protagonisti dei suoi brani, uno sguardo ai suoi eroi, ed un panorama ai suoi paesaggi.
Grazie alla collaborazione della casa discografica Sony Music e degli studi di registrazione storici di Lucio, non ultimo il suo personale studio di via D’Azeglio, Roberto Costa ha portato avanti un’operazione molto simile a quella che George Martin, lo storico produttore dei Beatles, ha fatto con le canzoni del quartetto di Liverpool per realizzare Love, la colonna sonora di uno spettacolo del Cirque du Soleil.
«Lucio Dalla ha passato la vita a collezionare immagini», ricorda Giampiero Solari. «Camminava per strada, guardava la gente giocare a flipper nei bar e li incorniciava dentro una strofa. Mettere in scena le canzoni di Lucio, dare loro un’immagine, un movimento, una luce, un costume è raccontare le emozioni che emergono dalla sua esperienza e dalla nostra, è ballare su quel flusso misterioso che ognuno di noi ha dentro la testa».
E insieme a Francesco Freyre, altro autore coinvolto nella produzione dello spettacolo, sintetizza così l’universo delle canzoni di Lucio: «Un affresco popolato da angeli, puttane, lune, cieli, nuvole, motori, il cucciolo Alfredo il lupo Nuvolari Caruso i giganti e le bambine. E’ il racconto dei mille fragili eroi di piazza che popolavano la sua fantasia: noi».

Oggi, però, viene anche finalmente formalizzato il progetto della Fondazione intitolata a Lucio.
Un desiderio espresso dello stesso Dalla, che aveva immaginato un ente in cui potessero trovare spazio l’arte, la musica, la pittura e il teatro, a braccetto con la promozione di giovani talenti. Con l’istituzione della Fondazione, si concretizza l’idea di perpetuare l’opera di Lucio istituendo borse di studio e realizzando pubblicazioni ed eventi in suo nome.
E contemporaneamente la PressingLine, l’etichetta discografica fondata da Dalla nel 1984, intensificherà la sua attività di scouting e di promozione di nuovi artisti.

 

Luca Balduzzi