13 feb. – La Consulta e’ troppo lenta, non puo’ dire che una legge e’ incostituzionale sette anni dopo. Cosi’ Gianroberto Casaleggio, secondo quanto si apprende, si sarebbe lamentato all’indomani della pronuncia della Corte Costituzionale sulla Fini-Giovanardi, approvata nel 2006, che equiparava le droghe pesanti a quelle leggere.
Anche questo argomento risulta tra i temi sul tavolo che il cofondatore del Movimento 5 stelle affrontera’ oggi nel corso degli incontri con i parlamentari a Montecitorio. Casaleggio, cosi’ viene riferito, lamentandosi delle lungaggini della Consulta, avrebbe sottolineato che se M5S andasse al governo, “dovremmo cambiare questo aspetto assurdo. La pronuncia non puo’ arrivare dopo cosi’ tanti anni”. Anche oggi, come l’ultima volta che Casaleggio e’ venuto a Roma, gli incontri sono stati cadenzati con un timing preciso e per tematiche legate alle commissioni: in queste ore sta vedendo i membri di Copasir, Cultura, Trasporti, Ambiente e poi a finire parlera’ anche con i capigruppo. Un’agenda fitta con appena un quarto d’ora per un panino.
Tra le tematiche compare – secondo quanto viene riferito – anche la cannabis. Il problema, viene spiegato da fonti del Movimento, e’ che la proposta di legge depositata alla Camera dal 5 stelle Vittorio Ferraresi (e che prevedeva la liberalizzazione delle droghe leggere) di fatto decade dopo la sentenza della Consulta. Quindi, oggi il ‘guru’ e i 5 stelle dovranno decidere come muoversi. Anche perche’ quella proposta di legge e’ ancora sul portale M5S dove gli attivisti possono dare il loro contributo. Insomma, dovranno ragionare sulla nuova strategia da seguire.
Tra i vari incontri previsti, nella breve giornata romana di Casaleggio (dalle 11.30 alle 16), c’e’ anche quello con il senatore Mario Michele Giarrusso per affrontare, cosi’ viene riferito, della questione impeachment, gia’ archiviata dal comitato parlamentare. Anche se la battaglia dei 5 stelle, secondo quanto si apprende, proseguira’ con una Fase 2 con banchetti in tutta Italia e gadget contro Giorgio Napolitano.
(AGI) Sim .