5 febbr – Il Qatar, con il suo fondo sovrano che è già presente in diverse società europee, potrebbe puntare anche sull’Eni. A spianare la strada al fondo arabo, che secondo indiscrezioni circolate qualche tempo fa già figurerebbe nel capitale del Cane a sei zampe con una quota inferiore al 2%, è stato lo stesso premier, Enrico Letta.
“Nei colloqui in Qatar”, ha rivelato il premier, si e’ parlato anche “di possibili investimenti in campi energetici, di una possibile ulteriore presenza in imprese energetiche italiane, come l’Eni”. Il periodo, del resto, è propizio. La nuova grande stagione delle privatizzazioni è ufficialmente partita e, se tutto va come sperato da Palazzo Chigi, potrebbe riguardare anche l’Eni. L’intenzione del governo, come noto, è infatti quella di privatizzare un’ulteriore quota del gruppo petrolifero pari al 3%, ma solo dopo il programma di riacquisto di azioni proprie che consentirà alla quota pubblica di non scendere sotto al 30%. Il fondo qatarino, dunque, potrebbe approfittare della situazione, così come avrebbe fatto, secondo indiscrezioni mai confermate, con la quota dell’1,7% che Cdp ha messo sul mercato a settembre del 2012.
Ma il menù che l’Italia è in grado di offrire in tema di privatizzazioni, sempre nel settore energetico, è anche più ricco: Cdp si prepara infatti a cedere una quota di minoranza di Cdp Reti, la scatola che per il momento contiene solo il 30% di Snam ma in cui potrebbe confluire anche il 29,9% di Terna. Non a caso, nelle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, si è parlato di una possibile manifestazione d’interesse in arrivo anche dal Qatar, oltre che dei fondi di Abu Dhabi e del Kuwait.
Della lista, infine, fa parte anche la Tag, la societa’ che gestisce il trasporto di gas nel tratto austriaco del gasdotto che dalla Russia giunge in Italia attraverso Ucraina, Slovacchia e Austria. Su un versante ‘privato’, invece, stando a quanto affermato da Letta, il Qatar potrebbe anche avere qualche interesse per il rigassificatore di Rovigo di Edison, per un suo rafforzamento.
L’interesse del Qatar per l’energia, del resto, è noto, con gli investimenti realizzati in Total e Shell. Ma c’è da dire che il Paese arabo, attraverso diversi veicoli finanziari, si è reso protagonista, negli ultimi anni, di parecchie acquisizioni di un certo rilievo, da Volkwagen Porsche a Lvmh, da Credit Suisse a Harrods, dal Paris Saint Germain agli alberghi della Costa Smeralda, fino a uno dei marchi più amati della moda italiana, Valentino Fashion Group.(ANSAmed).