Genova – Un ex professore delle Br parla ai piedi di un altare, invitato da un parroco. «In Chiesa si può anche bestemmiare, è un luogo libero», dice don Paolo Farinella, parroco di San Torpete, una piccola chiesa nel cuore dei vicoli. Ed Enrico Fenzi, 76 anni («Sette scontati in galera, più tre agli arresti domiciliari») seduto accanto al prete parla liberamente. Di sé, di don Gallo che a suo dire faceva “santini” dei terroristi irriducibili «e per tre volte la sua Comunità mi ha impedito di parlare in pubblico», dice sollevando proteste.
Del clima degli anni vissuti insieme alla colonna genovese delle Brigate rosse. Racconta verità inedite e senza prove: quella volta che, sostiene, un giudice gli disse che Alì Agca lo accusava di avergli fornito la pistola per sparare a papa Giovanni Paolo e i documenti falsi per fuggire. «Il lavoro dei servizi segreti è questo – scandisce – creare false piste. Più d’una, in modo da poter utilizzare al momento giusto quella più adatta. Se si fosse deciso di portare avanti la pista dell’Est, il mio coinvolgimento sarebbe stato utile, una costruzione perfettamente logica. Ma si cambiò strada».
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