La UE ha regalato 140 milioni di euro a gruppi ambientalisti

GREEN17 genn – L’Unione Europea ha regalato 140 milioni di euro a gruppi ambientalisti. Tutti coloro che hanno un familiare che si è suicidato per colpa dell’austerita’ imposta dall’Unione Euopea, sarebbero sicuramente oltraggiati se sapessero che i burocrati di Bruxelles negli ultimi 15 anni hanno dato 90 milioni di sterline, all’incirca 140 milioni di euro, a gruppi ambientalisti con lo scopo di promuovere le politiche comunitarie.

A rivelare questo spreco di soldi e’ Taxpayers Alliance, un’organizzazione inglese che da anni espone gli sprechi dell’amministrazione pubblica della Gran Bretagna e dell’Unione Europea e ha fatto una lista dei gruppi ambientalisti che hanno ricevuto fondi comunitari. (a che titolo?)

L’European Environmental Bureau fin dal 1997 ha ricevuto fondi per un totale di 10,5 milioni di sterline (15 milioni di euro) allo scopo di vedere se i paesi membri applicano alla lettera le politiche ambientali della UE, il WWF ha ricevuto 7.4 milioni di sterline ( 11 milioni di euro) mentre Amici Della Terra ha ricevuto 6.4 milioni si sterline (14 milioni di euro).

Altri 25 gruppi hanno rivecuto un milione di euro cadauno per produrre un video del super-errore ambientalista Green Saving Man (l’uomo che salva l’ambiente) avente lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica a risparmiare energia.

Nel 2013 ben 32 gruppi hanno ricevuto fondi per un totale di 7,5 milioni di sterline (11 milioni di euro) e tra essi si possono elencare:

290mila sterline (430mila euro) al CEE Bandwatch Netwwork, un gruppo ambientalista della Repubblica Ceca

80mila sterline ( 120mila euro) a Counter Balance, un altro gruppo ambientalista ceco

260mila sterline (390mila euro) a Health Care Without Harm In Europe, un gruppo belga che studia gli effetti dell’impatto ambientale sulla salute

44mila sterline (65 mila euro) al Club Di Kyoto, un gruppo ambientale di Roma che organizza campagne di sensibilizzazione sul riscaldamento globale

350mila sterline (500mila euro) al gruppo italiano Slow Food i cui membri sono attivi nei corridoi del potere di Bruxelles e partecipano alla realizzazione delle politiche comunitarie in campo alimentare.

Tale spreco di denaro e’ uno dei motivi per cui la maggioranza dei cittadini britannici vuole uscire dall’Unione Europea ma in molti hanno anche lanciato l’allarme riguardo alla perdita di credibilita’ da parte delle associazioni ambientaliste che prendono questi fondi, le quali lungi dal migliorare l’ambiente, diventano uno strumento nelle mani di questi burocrati per distruggere le economie dei paesi membri e tale proposito si possono citare le tante imprese che hanno chiuso per via d inorme ambientali troppo rigide e senza senso.

Inoltre e’ interessante notare come Greenpeace ha sempre rifiutato di prendere soldi dalla UE proprio perche’ non si vuole compromettere e vuole mantenere la sua liberta’ e indipendenza.

Questo scandalo deve finire e per tale motivo l’Italia deve uscire dall’Unione Europea al piu’ presto possibile.

GIUSEPPE DE SANTIS – Londra IL NORD