Letta bugiardo! Lo spread scende soltanto perché salgono i tassi tedeschi

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Spread btp bund sotto 200 punti, ma i conti non tornano – di Giuseppe Timpone

5 genn – Il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di stato e i Bund tedeschi, detto anche spread, è sceso sotto i 200 punti base per la scadenza a dieci anni. Si tratta del livello più basso dal 6 luglio del 2011, prima che iniziasse l’attacco dei mercati finanziari contro i nostri BoT e BTp. Attualmente, un titolo decennale rende poco meno del 4%, anche se un rendimento più basso era stato già toccato nel maggio del 2013, quando si sfiorò il 3,8%.

Ma perché lo spread scende quasi verticalmente nelle ultime sedute? Se è vero che la differenza tra i tassi di due paesi dovrebbe rispecchiare i fondamentali, cosa è accaduto per giustificare un tale crollo, visto che fino a poche settimane fa eravamo ancora a quota 240-250 bp?

Un fatto tecnico: salgono i tassi tedeschi

Il primo aspetto da considerare è tecnico. Lo spread è la differenza tra i rendimenti sui titoli italiani e quelli tedeschi per omologa scadenza. Esso può scendere o perché calano i primi più di quanto non avvenga con i secondi o perché salgono i rendimenti tedeschi più di quanto non facciano quelli italiani. Lo scenario degli ultimi mesi è un mix tra le due ipotesi: i rendimenti dei BTp stanno scendendo e quelli dei Bund stanno salendo. Lo spread così si restringe.

I Bund tedeschi a 10 anni rendono ora il 2%, quando erano arrivati a un minimo dell’1,38%. I decennali italiani rendono il 4% e solo pochi mesi fa erano al 4,5%. Entro la fine dell’anno, i tassi tedeschi sono previsti in crescita fino al 2,5%, per cui, a rendimenti italiani invariati, lo spread potrebbe crollare a 150 punti, ossia ai livelli di inizio 2011.

Tuttavia, tanto ottimismo è poco giustificabile. Anzitutto, perché il 2014 non sarà affatto un anno facile per i nostri bond, dato che le banche italiane dovranno rimborsare entro i prossimi 13 mesi 237 miliardi di euro circa alla BCE, presi in prestito con le aste Ltro. Ma questo farà venire meno metà della domanda degli istituti nazionali, che hanno in pancia 400 miliardi di titoli di stato italiani. Per non parlare dell’ipotesi che la BCE consideri i bond sovrani non più privi di rischio, di fatto disincentivando le banche a puntare sui BTp.

Le ombre sui conti pubblici italiani

Altro aspetto: i conti pubblici. Uno spread così stringente implicherebbe un processo di risanamento di fatto ben avviato o concluso, ma le cose stanno in maniera profondamente diversa. Sia perché l’economia italiana langue in una crisi senza alcuno sbocco ancora visibile, sia anche perché i conti pubblici dell’esercizio appena chiuso sono tutt’altro che positivi. Il fabbisogno statale è esploso a 79,7 miliardi dai 49,5 miliardi del 2012 (+30,2 miliardi).

Pur escludendo le poste straordinarie, come l’aumento di capitale per la Banca Europea per gli Investimenti, il pagamento dei debiti della PA alle imprese, la sottoscrizione dei Monti-bond e la cessione di Fintecna, i conti non tornano lo stesso. Perché a bilancio sono stati iscritti anche i maggiori acconti straordinari per Irap, Ires e Robin Tax, la riscossione di debiti pregressi IVA e qualche miliardo di spesa è stato spostato sul bilancio 2014.

A naso, il deficit 2013 non sarebbe del 3%, ma forse del 3,5%. E già nei prossimi mesi di vedranno gli effetti di questi magheggi contabili, che prima o poi si mostreranno per quel che sono.

C’è di fatto che lo spread continua a scendere e la notizia non può che essere positiva, visto che di questo passo risparmieremo qualche miliardo di interessi sul debito. Ma almeno smettiamola di dire che esso rifletta i fondamentali, perché altrimenti rispetto al 2011 dovrebbe impennarsi ancora di più. Tranne che il crollo non fosse legato all’attesa di un “quantitative easing” europeo da parte della BCE.

investireoggi

One thought on “Letta bugiardo! Lo spread scende soltanto perché salgono i tassi tedeschi

  1. Non ho parole per poter definire questo signore se vogliamo chiamarlo così! spero solo che ci siano a presto le elezioni per dare una pulita e una disinfestazione.

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