Scabbia: disinfezione choc a Lampedusa. Immigrati: l’abbiamo presa qui nel centro

scabbia16 dic – Decine di migranti in fila, costretti a spogliarsi di fronte a tutti in mezzo al cortile del centro di accoglienza di Lampedusa per poi essere spruzzati di disinfettante con una pompa. E’ il contenuto di un filmato  girato solo due giorni fa dentro al cspa con un telefonino-

“Siamo trattati come animali”, si lamenta un ragazzo siriano, autore del filmato intervistato dal Tg2, “uomini e donne subiscono lo stesso trattamento, la stessa umiliazione ogni tre, quattro giorni, per curare la scabbia una malattia che molti di noi hanno preso proprio all’interno del centro“. “Sono immagini che ricordano i lager, che suscitano un forte senso di vergogna e di rabbia a soli due mesi dal naufragio del 3 ottobre che aveva suscitato lacrime e promesse”, commenta il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini che ha visto il video in anteprima.

Il Cspa di lampedusa è di nuovo al collasso con 700 presenze su 250 posti”. Lo dice il Comitato 3 Ottobre, che ”esprime anche profonda preoccupazione per il sovraffollamento permanente cui sono costrette centinaia di persone, tra cui decine di minori non accompagnati”.

“Il trattamento riservato agli immigrati nel Centro di Lampedusa, documentato nel servizio trasmesso dal Tg2, e’ indegno di un Paese civile”, ha commentato la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, in una nota. “Uomini e donne, per essere sottoposti ad un trattamento sanitario, vengono fatti denudare all’aperto in pieno inverno.
Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti. Tanto piu’ perche’ vengono dopo i tragici naufragi di ottobre e dopo gli impegni che l’Italia aveva assunto in materia d’accoglienza.
Quei trattamenti degradanti gettano sull’immagine del nostro Paese un forte discredito e chiedono risposte di dignita’.
Ringrazio il Tg2 per la testimonianza fornita: la buona informazione ci aiuta a non convivere rassegnati con le vergogne del nostro tempo”.

Anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e’ intervenuto sulla vicenda, assicurando che “accerteremo le responsabilita’ e chi ha sbagliato paghera’”. “Entro 24 ore – ha affermato il ministro – avremo una relazione dettagliata, richiesta dalla Prefettura di Agrigento all’Ente gestore, per comprendere le ragioni di quanto accaduto e assumere le conseguenti decisioni” .