10 dic – La priorità nelle operazioni di Frontex nel Mediterraneo deve essere quella di salvare le vite umane e salvaguardare i diritti umani dei migranti, in particolare il principio di non respingimento. Ma i paesi sotto pressione migratoria devono poter attivare gli strumenti di solidarietà europea. E’ la linea approvata a larghissima maggioranza dalla Commissione parlamentare Libertà civili (Libe) per la prossima trattativa con il Consiglio sul regolamento per le operazioni di sorveglianza della frontiera esterna della Ue.
Nel testo approvato dalla Libe si propone anche la creazione di un ufficio operativo esterno che migliori il coordinamento tra i 28 paesi Ue per “assicurare la solidarietà e la condivisione della responsabilità”. In altri termini, per coordinare flussi di migrazione legale. Nel mandato negoziale si sottolinea anche che “non deve essere presa alcuna misura, incluse procedure penali e sanzioni, che possano scoraggiare i capitani dal dare assistenza alle persone in pericolo in mare”.