18 nov – “The Brussels Business” è un documentario uscito recentemente ed il è il primo nel suo genere che cerca di far luce sull’influenza delle lobbies nel processo decisionale in Europa. E’ un film che esplora il mondo dei lobbisti con un messaggio chiaro: non c’è trasparenza nel cuore d’Europa. C’è poco controllo sui 15000 lobbisti al lavoro a Bruxelles.
Il film è già uscito nelle sale in Austria e in Belgio, e dovrebbe essere disponibile presto anche in altri paesi europei, ma non ci sono ancora date confermate.
La prima è stata al cinema Vendome di Bruxelles durante il Millenium Documentary Film festival.
Ha fatto registrare il tutto esaurito. E’ Una prova dell’interesse suscitato, secondo la direttrice artistica del festival, Zlatina Rousseva: “C’è una lista di attesa di centinaia di persone, ve lo immaginate per un festival? Vuol dire che la gente oggi si interroga sul modo in cui sono prese le decisioni nella comunità europea” . Un acceso di dibattito ha seguito la proiezione. Se alcuni hanno sposato il messaggio di parte del film sulla necessità di fare qualcosa, altri invece hanno criticato un’eccessiva drammatizzazione della situazione.
Diana Wallis, ex parlamentare europea: “Come ex deputata europea e come vice-presidente, mi sono impegnata molto sulla questione della trasparenza e dei lobbisti. Avrei voluto una piu’ corretta riflessione sul lavoro fatto, in particolare dal Parlamento europeo”.
Gerard Legris, funzionario della Commissione europea: “E’ un film militante che sostiene una certa causa. Suscita nel pubblico il sentimento che Bruxelles sia qualcosa di complicato, sotto le mani di alcune influenze.. sembra molto inquientante”.
EuroNews ha intervistato i registi l’austriaco Friedrich Moser e il belga Matthieu Lietaert.