18 nov – Resta ancora “un’oscura ragione” il motivo per cui l’atterraggio è stato tentato più volte dal Boeing 737-500 della compagnia aerea Tatarstan, schiantatosi allo scalo internazionale di Kazan. Secondo i dati diffusi dal comitato investigativo russo le cause più probabili dello schianto sono un errore umano o un guasto tecnico. E tuttavia non viene chiarito come mai l’equipaggio abbia dovuto tentare l’atterraggio una seconda volta.
Il personale di soccorso ha lavorato tutta la notte, afferma il capo de l Dipartimento di Investigazione del Volga sui Trasporti della Federazione Russa Alexander Poltinin. Le persone a bordo erano 50, tutte decedute: 44 passeggeri e sei membri dell’equipaggio.
Secondo gli inquirenti, l’aereo è caduto quasi verticalmente tra la pista e la via di rullaggio. L’esplosione dei serbatoi di carburante ha scatenato un incendio che è stato possibile spegnere solo questa mattina. Durante la notte, secondo le parole di Poltinin, si sono ripetuti i rischi di incendio.
Tra i morti c’è anche anche Irek Minnikhanov, uno dei figli del presidente della repubblica del Tatarstan, Roustam Minnikhanov. Stando alla lista dei passeggeri pubblicata su alcuni siti. Secondo quanto dichiarato dal vicepremier della repubblica, Iouri Kamaltynov, nell’incidente sarebbe morto anche il capo della sezione locale dei Servizi di sicurezza russi (Fsb), Aleksander Antonov. Due erano gli stranier a bordo: Carolina Bull, britannica, nata nel 1960, e Margaret Oshurkova, ucraina, nata nel 1958.
Un “incidente” come quello che assassinò il nostro grande Enrico Mattei, probabilmente !