15 nov – «America, ti dico che sta per arrivare la tua ora. Ti faremo sanguinare fino alla morte e, inshallah (a Dio piacendo, ndr), isseremo la bandiera del jihad sulla Casa Bianca». Queste non sono le parole di un talebano o di un siriano che combatte per Al Qaeda, ma di un ragazzo inglese di 26 anni che ha deciso di andare in Siria per combattere il jihad con lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
IL REPORTAGE. La sua testimonianza, insieme a quelle di altri occidentali e non, è stata raccolta da Vice News, che ha realizzato un filmato e un reportage dalle zone controllate dai ribelli, confermando la preoccupazione espressa pochi giorni fa da Andrew Parker, direttore generale dell’intelligence inglese: «Una parte sempre maggiore del nostro lavoro è legata alla Siria, soprattutto per quanto riguarda quelle persone britanniche che sono andate là a combattere (…) con Al Qaeda».
«America, sta per arrivare anche la tua ora»
«SONO QUI SOLO PER ALLAH». «Vengo dall’Inghilterra e sono qui per aiutare i musulmani a combattere il jihad e a issare la bandiera di Allah – spiega un giovane inglese nel video – Sono contento di essere qui a combattere per Allah, sono qui solo per Allah». Secondo l’intelligence britannica, sono almeno 100 i cittadini inglesi arrivati in Siria per combattere con lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante o con Jabhat Al Nusra, birgate legate ad Al Qaeda.
«DALLA FRANCIA PER IL JIHAD». «Sono inglese e voglio mandare un messaggio ai cittadini inglesi – afferma un altro – Voi siete il popolo e potete cacciare il vostro governo, che commette crimini nel mondo. Ma la colpa è vostra perché voi avete il potere di cacciarli. Quindi dobbiamo combattere e noi siamo qui per proteggere le nostre donne e i nostri bambini, come comanda l’islam». I giornalisti di Vice News incontrano anche un francese che non parla arabo ma che afferma in inglese: «Vengo dalla Francia. Perché sono qui? – ride – Per il jihad».
«INGLESI, SIETE I PROSSIMI». I guerriglieri di Al Qaeda negano di aver compiuto massacri contro donne, vecchi e bambini nella provincia di Latakia in diversi villaggi alawiti, dove come riportato da Human Rights Watch hanno ucciso almeno 190 persone. Negano anche di aver mai abusato delle cosiddette «jihadiste del sesso», nonostante molte donne abbiano raccontato di essere andate in Siria per «dare sollievo» a centinaia di mujaheddin. Piuttosto, afferma un combattente in arabo, «con quest’arma scriveremo la storia del nuovo Califfato islamico, con quest’arma rimuoveremo tutti i tiranni e da questa terra marceremo sulla moschea di Al Aqsa a Gerusalemme».
Conclude un altro ragazzo inglese: «Voglio ancora dire al popolo britannico: dov’è la democrazia? Dov’è la libertà di parola? Dite che aiutate il popolo siriano ma noi non vediamo questi aiuti. Con queste armi noi riporteremo l’onore dell’islam a Gerusalemme, in tutto il mondo e i prossimi saranno gli inglesi, a Dio piacendo».
Siria. Jihadisti inglesi: «America, arriva la tua ora» | Tempi.it