In contemporanea con la distribuzione nei cinema del nostro paese, “atterra” anche all’Auditorium Parco della Musica Planes, il nuovo lungometraggio di animazione firmato dalla Disney, scelto come film di apertura della decima edizione di Alice nella città, la manifestazione collaterale al Festival internazionale del Film.
Nato come uno spin-off della fortunatissima serie di Cars, sull scia del successo internazionale e del miliardo di dollari di incassi dei due film, Planes rivela fin dalle prime inquadrature di avere preso ben più che un semplice spunto dal suo predecessore, e senza neanche cercare di nasconderlo.
La storia è quella di Dusty, un piccolo aereo agricolo della provincia americana, che insegue ardentemente il sogno di partecipare ad una prestigiosa competizione di velocità attorno al mondo. Il grosso problema, però, è che soffre di vertigini.
Nonostante si percepisca una grande cura dei dettagli dal punto di vista della meccanica degli aerei e delle dinamiche di volo, e il film sia visivamente perfetto (d’altronde la Pixar ci ha abituato a degli standard decisamente elevati), putroppo Planes non si rivela altro che la saga precedente trasportata in mezzo alle nuvole. E se raggiunge qualche vetta, non è certamente una fra quelle grazie a cui la factory è stata capace di distinguersi a livello mondiale.
E il fatto che dietro all’idea e alla produzione del film ci sia la mano di John Lasseter, il fondatore della Pixar e l’artefice della sua crescita e del suo successo nel mondo, fa decisamente storcere il naso.
Forse Klay Hall, considerato anche lo sviluppo da parte della Disney Toon Studios, che produce quasi esclusivamente per il mercato dell’home video, avrebbe fatto meglio a puntare direttamente sul dvd.
Il consiglio potrebbe valere per il seguito già in cantiere, Planes: Fire & Rescue, in calendario per il 6 novembre del prossimo anno.
Detto questo, i più piccoli non faranno sicuramente fatica ad apprezzarlo e a divertirsi
Luca Balduzzi