6 nov – Dopo il corso di lingua araba, che tanto – e forse impropriamente – aveva fatto discutere, gli agenti della Polizia Municipale di Modena tornano sui banchi di scuola. Questa volta il tema delle lezioni, non più su libera scelta personale, sarà quello delle differenze di genere. Si tratta di un percorso di formazione pensato per migliorare le relazioni tra uomini e donne, imparando a “rapportarsi meglio (?) con i colleghi di lavoro dell’altro genere” per rapporti professionali più corretti.
Stando alle statistiche, le donne rappresentano il 75% del totale del personale del Comune di Modena e arrivano a punte del 100% nei servizi alla persona. Sono invece tradizionalmente meno presenti nel corpo della Polizia Municipale dove negli ultimi anni stanno però aumentando rapidamente: nel 2012 erano il 43% del totale.
L’iniziativa, progettata dall’Ufficio formazione del settore Risorse umane e decentramento, sarà realizzata ovviamente in collaborazione con Centro documentazione donna di Modena, che metterà a disposizione una docente per 7 seminari, vale a dire 4 ore di lezione per gruppi di 30 agenti, per una spesa totale di 2.800 euro a carico delle casse comunali.
“Il progetto avviato con il personale dell’area di vigilanza – afferma l’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi – costituisce un percorso assolutamente innovativo, anche a livello nazionale, per valorizzare le differenze tra uomo e donna all’interno dei contesti lavorativi in cui è numericamente più marcata la compresenza dei due sessi. Se gli esiti saranno positivi, il prossimo anno l’Amministrazione comunale lo proporrà anche ai dipendenti dell’area tecnica dove il rapporto tra colleghi e colleghe è quantitativamente paragonabile a quello della municipale”. Anche il comandante Franco Chiari accetta di buon grado il percorso formativo: “Oltre a influenzare positivamente il benessere organizzativo interno, crediamo possa avere riflessi positivi anche sull’attività svolta dagli operatori a contatto con i cittadini”.
modenatoday.it