2 nov – Sapete chi è Carlo Cottarelli? E’ l’ex vicepresidente del FMI, recentemente nominato da Letta jr Commmissario alla “spending review”, leggi revisione/tagli alla spesa, e in carica da una settimana. Tenetelo a mente fino alla fine di questa noticina. Dunque nel Paese dei 5 milioni di poveri accertati (per difetto), “purtroppo” non si riesce a tagliare il finanziamento pubblico dei partiti. Solo il M5S battaglia per riuscirvi, invano. Si dice: ma cosa vuoi risparmiare nel baratro dei conti? Sono quisquillie… Beh, sarebbe comunque un segnale. Nel frattempo le banche continuano ad essere irrorate di denaro (nostro), i dipendenti di Bankitalia hanno un trattamento di favore, le pensioni d’oro rimangono tali ecc.ecc.
Sì, ma Cottarelli che c’entra? C’entra: il Consiglio dei Ministri di ieri sera, quello che ha tolto denaro alla Cassa Integrazione destinandolo al buco del Comune di Roma appunto nel decreto su Roma Capitale, aveva in programma anche la voce dello stipendio del Cottarelli medesimo. E’ un Commissario, lo devi pagare. Da dove sarebbero venuti i soldi (uso il condizionale in attesa di sapere se l’operazione è andata a buon fine, ma non cambia il senso del mio discorso)?
Udite udite, dal fondo previsto per la riduzione della pressione fiscale. Con la riduzione del fondo per la riduzione della pressione fiscale si paga chi deve tagliare la spesa: è una paradosso, una presa per i fondelli, la dimostrazione che è il sistema che è fallimentare? Oppure è solo “la politica, bellezza”?
Oliviero Beha – tiscali