3 ott. – L’agenzia di rating Moody’s, in una nota commenta la situazione politica italiana ricostruendo le principali tappe della crisi. “Sono state le dimissioni di sabato scorso dei 5 ministri del Pdl ad innescare la crisi politica – ha ricordato l’agenzia – e i ministri si sono dimessi dopo il mancato accordo su una misura essenziale per portare il deficit entro il limite del 3% previsto dall’Unione europea”.
L’incredibile ciarlataneria del deficit massimo al 3%
Se e’ stato l’aumento dell’Iva a procurare lo strappo finale, secondo Moody’s le tensioni all’interno della coalizione hanno caratterizzato il governo Letta fin dalla sua nascita. Ed e’ proprio questa instabilita’ politica a “rappresentare una minaccia per la ripresa economica”, avverte Moody’s, e a pesare negativamente sul rating. “Ci aspettiamo che l’Italia non riesca a centrare il target di un deficit/Pil al 3% nel 2013”. “L’Italia – ha osservato Moody’s – e’ uscita dalla procedura d’infrazione del deficit quest’anno, dopo aver ridotto il deficit al 3% del Pil nel 2012 dal 5,5% del Pil nel 2009 ma l’instabilita’ politica ha effetti negativi sulla capacita’ del governo di procedere con le riforme strutturali e di bilancio”. (AGI) .