30 SET – Visita del capo della delegazione Ue in Algeria, Marek Skolil, alla prigione di El Harrach, nel quadro del programma di sostegno dell’Unione europea alla riforma dei penitenziari, partito nel 2008 con un finanziamento di 17 milioni di euro.
Skolil, riferisce il sito web di Enpi (www.enpi-info.eu), ha potuto verificare i cambiamenti ottenuti dal programma europeo in diversi ambiti, come nella formazione professionale, ma anche con la libreria, la sala di informatica, le sezioni maschili e femminili. Il programma di sostegno, che terminerà a giugno del 2014, cerca di migliorare le condizioni dei detenuti e punta ad un loro reinserimento, contribuendo a rendere il sistema penitenziario algerino in linea con i valori e i principi condivisi dall’Unione europea, specialmente per quanto riguarda il consolidamento dello Stato di diritto.
Il programma europeo cerca quindi di migliorare le condizioni in cui vivono i detenuti e i metodi di attuazione delle pene, cercando inoltre di favorirne il reinserimento sociale, di massimizzare la gestione e la formazione del personale, la sicurezza generale e gli strumenti di gestione delle prigioni. (ANSAmed)
Bene- si fa per dire-ma adesso almeno i detenuti algerini, potranno essere rimandati in patria a scontare le pene e liberare così i nostri penitenziari?