18 sett – “Domani denuncerò Silvio Berlusconi per vilipendio alle Istituzioni”. Antonio Di Pietro approfitta del videomessaggio del Cav per ritagliarsi cinque minuti di popolarità. E lo fa a suo modo: codice penale alla mano. Dalla nicchia virtuale del suo blog l’ex pm (nonché ex poliziotto, ministro e parlamentare) attacca il ri-fondatore di Forza Italia: “Non si smentisce mai – dice – anche questa volta è riuscito a commettere un reato”.
Il passaggio del discorso di Berlusconi che meno è piaciuto a Di Pietro è quello in cui l’uomo di Arcore definisce la magistratura un ente “politicizzato”, “un contropotere che dimezza la democrazia” e un soggetto che persegue “la via giudiziaria al socialismo”. E Tonino, intanto scomparso dal Parlamento perché naufragato alle scorse elezioni politiche con la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, bacchetta: “Berlusconi ha violato l’articolo 290 del Codice penale che recita – ricorda l’ex pm -: ‘E’ punito chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’ordine giudiziario”. Non parla per il solo gusto di parlare, Di Pietro: “Ho preparato un esposto contro Berlusconi – dice – che presenteremo alla Procura della Repubblica“.
Di Pietro prima di fare la denuncia contro Berlusconi dovrebbe analizzare il suo passato politico, alle stupidaggini che sistematicamente diceva.Meno male che non è stato più rieletto.Un coglione un meno nel nostro parlamento
Da che pulpito viene la predica!!! Lui che non è neanche stato capace di difendere l’Italia votando contro il MES ed il Fiscal Compact si preoccupa del vilipendio alle istituzioni!! Si preoccupi piuttosto degli italiani e della sofferenza che ancora dovranno patire….questo anche grazie ai suoi voti in Parlamento!!
Come la presenteranno? In una scatola da scarpe?
Basta leggere..
(Roma, caro Antonio Di Pietro sei come tutti i politici)
E’ stato vergognoso apprendere che, Antonio Di Pietro, secondo quanto storicamente dichiarato, quando era pubblico ministero titolare dell’inchiesta su Tangentopoli, avrebbe restituito soldi nascosti dentro le scatole delle scarpe, e sarebbe, anche stato accusato di patrocinio infedele.
Così ci scrivono pentiti alcuni lettori delusi dal “leader” dell’Idv Antonio Di Pietro. .. ecc.ecc.
😉