Australia agli immigrati: “Se la nostra cultura vi offende, andate altrove”

costello

6 sett – Peter Costello, uno degli esponenti di spicco del partito liberale australiano: “Noi parliamo inglese e siamo Cristiani. Se non vi sta bene siate liberi di andarvene”

Non sono contrario all’immigrazione e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore venendo in Australia. Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro Paese e, a quanto sembra, anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.
L’idea che l’Australia deve essere una comunità multiculturale è servita soltanto a dissolvere la nostra sovranità ed il sentimento di identità nazionale.

Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la nostra lingua ed il nostro modo di vivere. Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo Paese.

Noi parliamo l’inglese, non il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua. Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la lingua! La maggioranza degli australiani crede in Dio. Non si tratta soltanto di un affare privato di qualche cristiano fondamentalista di destra, ma vi è un dato di fatto certo ed incontrovertibile: uomini e donne cristiani hanno fondato questa nazione su principi cristiani, ed è chiaramente documentato nella nostra storia e dovrebbe essere scritto sui muri delle nostre scuole.

Se il nostro Dio vi offende, allora vi consiglio di prendere in considerazione la decisione di scegliere un’altra parte del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della nostra cultura. Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande, però daremo per scontato che anche voi accettiate le nostre e cercherete di vivere in pace ed armonia con noi. Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete pensare seriamente di andarvene da qualche altra parte. Siamo orgogliosi della nostra cultura e non pensiamo minimamente di cambiarla, ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere trasferiti sul nostro.

Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete assolutamente obbligare gli altri a farlo.

Questo è il nostro Paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere vi offriamo la possibilità di viverci al meglio. Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Australia: il diritto di andarvene.

Se non siete felici qui, allora andatevene. Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro Paese. Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il Paese che avete scelto. Se non lo fate, andatevene!

Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate al Paese da cui siete partiti!

Questo è il dovere di ogni nazione.
Questo è il dovere di ogni immigrato.

Peter Costello
Ex ministro australiano ed esponente di spicco del partito liberale australiano

19 thoughts on “Australia agli immigrati: “Se la nostra cultura vi offende, andate altrove”

  1. Cari amici commentatori i nostri politici sono troppo occupati a proteggere il loro “posto di lavoro” scaricando coseguenze e inefficenze su tutto il paese: l’accoglienza idiscriminata porta solo aumento del debito e conflittualità sociale, poi quello che è peggio è che pure ci raccontano che questi disperati sono una risorsa perchè lavorano e contribuiscono alla ricchezza nazionale!!! Abbiamo addirittra una Kyenge per aumentare la dose, e la sinistra quando se ne accorgerà sarà, e ormai a mio avviso già lo è, troppo tardi ;infatti una inversione di rotta potrebbe scatenare delle reazioni violente e imprevedibili.

  2. Sono perfettamente d’accordo- Purtroppo noi italiani, grazie al pensiero cattocomunista dei nostri governanti, rischiamo di trovarci ben presto in minoranza.

  3. mio figlio ha vissuto 5 mesi in quel paese stupendo e si è trovato molto bene in particolare con i locali che sono molto ospitali ma è giusto per chi viene da fuori portre rispetto alla loro cultura

  4. Sonpo perfettamente d’accordo. Questa è la democrazia
    La nostra nazione e i nostri politici dovrebbero portare impressi questi proncipie far si che vengano rispettati.

  5. via dall’italia i falsi politici i mischiatutto gli ipocriti e se potessi gli darei un ingaggio per venire a fare il premier in italia non questi quaqquaraqquà che abbiamo.

  6. Condivido pienamente.La nostra costituzione difende tutti i credo religiosi purchè non contrastino con la nostra nazione.Come noi ci adattiamo e rispettiamo le loro regole, cosi’ anche loro devono adattarsi e rispettare le nostre regole. chi si sente offeso conosce la strada per tornare da dove sono venuti.

  7. sono concetti dettati dalla logica e dal buon senso….Eppure. gli stessi concetti espressi in Italia (in Europa?) sarebbero tacciati di: 1) razzismo, 2) nazionalismo, 3) fascismo, 4) estremismo cristiano, 5) antiIslamismo, ed anche magari omofobia (non c’entra niente, ma la moda attuale la infila dovunque…)!

  8. Esprime con pacatezza e fermezza quello che i nostri politici non sono capaci di esprimere. Le persone così mancano dalla nostra scena politica, dx, sx o centro

    1. Certo! Ma è così che funziona ovunque. Se entri nelle acque territoriali di un paese straniero clandestinamente sia in Spagna, sia a Malta, sia in Australia (e di questi tre paesi ve lo do per certo), la Marina spara.
      Ma quale Pese si lascia invadere da invasori, fra l’altro disarmati? Solo l’Italia. Chiedete un po’ alle Border Patrol US cosa accade ai messicani, che passano il confine con gli USA clandestinamente? Li inriportiamo indietro dopo averli ristorati etc…..Ma quando mai se i messicani mi dicevano che è pericolosissimo, perchè è facile che spariscano e non li trova più nessuno (bene che gli va diventano schiavi da qualche parte). Solo L’Italia si lascia invadere da chicchessia. Perché?

  9. Grande Mister Peter Costello parole che avrei e vorrei sentire dai nostri politici Italiani tutti ma purtroppo noi non abbiamo Ministri come il Signor COSTELLO, viva l’Australia libera.

  10. Sii!!!!!!
    Ineccepibile, incontestabile, un eroe!

    Finalmente qualcuno con un pò di buon senso!!!!

    Anche se sono ateo, che dio salvi questo uomo e la sua nazione!!!

    Che sia di buon esempio per tutti, soprattutto per l’Italia……….

    1. condivido pienamente… se anche da noi ci fosse stato un uomo politico così non saremm certo alla frutta marcia… grande… veramente grande… e non si parla di discriminazione bensì di scelta di qualità di vita…

      1. Il fatto è che laggiù (e io ci sono stato) non ce ne solo uno così, ma sono tutti come lui. E notare che anche lui ha origini migranti (italiane). Eppure è così. In Australia non salta fuori una Boldrini o una Kyenge dal cilindro all’improvviso, ma due come quelle, laggiù gli avrebbero dato il foglio di via. In Australia se un “barcone entra nelle loro acque territoriali la marina spara, finchè non escono e nessuno si scandalizza. I fuorilegge sono gli invasori, non gli australiani. L’ultimo episodi è stato di qualche tempo fa, se non vado errato solo pochi mesi fa, quandol la Guardia Costiera australiana si è imbattuta in un barcone “sospetto”, irregolare e cosa hanno fatto. Li hanno accompagnati fuori dalle acque territoriali e viste le condizioni, gli hanno dato solo qualche salvagente (ritenendo essenziali soltanto quelli per le condizione del barcone). Neppure l’acqua gli hanno dato. “E la prossima volta vi spariamo a vista” li hanno avvisati. Quelli della Marina in Australia sono eroi, qui sarebbero stati messi alla berlina. Perché?

  11. Questo discorso, l’ho letto un paio di mesi fa e, mi è rimasto impresso.
    Putin ha seguito la stessa linea dell’ex Ministro Costello.
    La nostra libertà i nostri nonni l’hanno conquistata con sacrifici, il nostro credo è cristiano.
    Come noi non imponiamo il cristianesimo ai musulmani, agli induisti, ai buddisti, ortodossi, etc etc, loro non devo imporre la loro contro di noi.
    L’italiano è fondamentalmente un pacifista, non vuole avere casini.
    La nostra Italia si sta perdendo e, temo che questo processo ormai è a senso unico. Se devo lottare per la mia libertà di pensiero, parola, cultura e credo, allora si lotterò perchè, nessuno può negarimi i principii fondamentali della mia libertà!!!!

    1. bravo Peter ti sei spiegato molto bene..chi vuol capire capisca se no a casa propria non come qua che chi viene comanda..politici di merda

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