16 ago – Allarme rosso per l’occupazione in Italia. Alla fine di quest’anno gli italiani che non hanno un lavoro potrebbero arrivare a tre milioni e mezzo: 400 mila in piu’ dei 3 milioni e centomila di oggi. E’ quanto emerge da uno studio del Centro Studi Cna.
Nei primi sei mesi del 2013, il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione e’ stato di circa 548 milioni, segnando un incremento consistente, quasi il 4,6%, rispetto al 2012, toccando il livello piu’ alto a partire dal 2009. Un dato particolarmente preoccupante per la tenuta del mercato del lavoro: se queste ore fossero interamente utilizzate si tradurrebbero nella perdita di circa 322mila posti di lavoro.
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Le costruzioni e l’industria continuano a essere i settori maggiormente affetti dalla crisi. Le ore di Cig autorizzate nelle costruzioni sono aumentate di 7,8 milioni, pari al 13,7% in piu’. Le ore di Cig autorizzate nell’industria sono cresciute di 22,3 milioni, il 6,4% in piu’. Negli ultimi cinque anni i due settori hanno perso un numero equivalente di addetti, rispettivamente 370mila e 362mila unita’. Ma ben diverso e’ stato l’impatto sulla base occupazionale: nel caso dell’industria si e’ ridotta del 7,5%, nelle costruzioni del 18,7%.
Se le ore di Cig autorizzate nel primo semestre del 2013 dovessero essere utilizzate per trattamenti salariali a zero ore, i posti di lavoro persi nei due comparti dall’inizio della crisi salirebbero a 400mila nelle costruzioni (-21%) e a 594mila nell’industria (-10%). L’acutizzarsi della crisi in questi due comparti si riflette pesantemente nell’artigianato.
Nei primi sei mesi dell’anno, le ore autorizzate di Cig sono state pari a 46,1 milioni con un incremento intorno al 10% (+4,1 milioni di ore) rispetto al 2012. Nell’artigianato l’utilizzo effettivo di queste ore si tradurrebbe in una perdita potenziale di altri 28mila posti di lavoro.