LE NORME EUROPEE SUI DIRITTI UMANI IMPEDISCONO LA RETROATTIVITÀ DELLE SANZIONI PENALI. E ANCHE DEGLI EFFETTI ACCESSORI, COME L’INCADIDABILITÀ -. I FATTI DI MEDIASET RISALGONO AL 2002-2003. LA LEGGE SEVERINO È DEL 2012.
QUANDO SI INASPRISCONO LE SANZIONI (ANCHE EXTRA-PENALI, COME IN QUESTO CASO), NON SI APPLICANO A CHI HA COMPIUTO REATI IN PRECEDENZA. . ANCHE SULLA DECADENZA DA SENATORE I CASI PRECEDENTI GIOCANO A FAVORE DEL CAV
4 ago – “Il decreto Severino è irretroattivo, e, quindi, non può essere applicato al presidente Berlusconi.
Silvio Berlusconi non dovra’ abbandonare la carica di senatore perche’ il decreto firmato da Paola Severino “e’ successivo alla data del fatto contestato al Cavaliere”. Nella tesi, illustra da Francesco Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia del Senato che sostiene che l’effetto penale della condanna, semmai dovesse appartenere al meccanismo sanzionatorio, come egli lo giudica, non puo’ avere carattere di retroattivita’.
“Il problema – spiega Nitto Palma – e’ capire se questa decadenza, che e’ un effetto penale della condanna abbia o meno carattere di retroattivita’”, dato che “una recente sentenza della Cassazione in tema di recidiva dice che l’affidamento in prova, come prova positivamente superata, estingue la pena e gli effetti penali. Secondo tale pronuncia gli effetti penali apparterrebbero al meccanismo sanzionatorio e vi sarebbe la loro irretroattivita’”, dunque “se la sinistra pensa con i numeri in giunta per le immunita’ (che si riunisce mercoledi’ prossimo, ndr) in tre minuti puo’ sbarazzarsi dell’avversario”, sbaglia perche’ “dal punto di vista giuridico la questione e’ delicata e necessita’ di un approfondimento”. Quanto all’ipotesi di grazia “dipende da Napolitano. Personalmente, dico che vedere un leader politico sia di centrosinistra che di centrodestra, privato della propria liberta’ e’ un macigno sulla democrazia“.
Di parere contrario è Ceccanti.
“Decadenza pienamente applicabile e costituzionale come chiaro dai lavori preparatori”. Lo afferma Stefano Ceccanti, relatore della norma al Senato, sostenendo che non vi sono dubbi sulla applicazione retroattiva della legge Severino-Monti, che non attiene alla materia penale ma elettorale. “L’art. 16 del decreto crea solo per le sentenze derivanti da patteggiamento un’eccezione alla regola che prevede di considerare solo le sentenze successive alla legge”.