(ASI) «Il prossimo anno al Bilderberg ci sarà Matteo Renzi». Questo il pronostico di Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, che in passato ha provato più volte a denunciare all’opinione pubblica la segretezza delle riunione del Gruppo Bilderberg.
«Faranno come per Enrico Letta – dice a proposito di Renzi – un fungo spuntato all’improvviso, con poco consenso popolare, pochi voti, che è diventato poi presidente del Consiglio. Così succederà pure per il sindaco di Firenze, li fanno emergere, accadde per primo a Bill Clinton».
Borghezio chiama inoltre in causa Lilli Gruber, la giornalista di La7 ormai assidua frequentatrice delle riunione del Bilderberg. «Perché non ci racconta nulla di quello che succede e avviene, perché non favorisce la trasparenza? Cosa ha da nascondere la Gruber?».
L’eurodeputato leghista risponde a chi fa presente che quest’anno il Gruppo Bilderberg si è dotato di un ufficio stampa che fornirà informazione ai giornalisti sui lavori della riunione. «Tutte balle! Bisogna seguire i lavori, cosa si dicono, che cosa si raccontano tra loro al tavolo e che cosa decidono. Io ho chiesto di partecipare, ma non mi hanno neppure risposto. Eppure ci sarà Barroso, si discuterà di Europa, sarebbe diritto degli europarlamentari esserci e capire. Non dico intervenire, ma almeno ascoltare. Questa presunta trasparenza è tutta una presa in giro».
Redazione Agenzia Stampa Italia