27 giu – Le proteste di piazza in Turchia e “la reazione eccessiva della polizia” devono indurre l’Ue ad “accelerare” i negoziati di adesione con Ankara: ne e’ convinto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che parlando a Radio24 ha fatto autocritica a nome dell’Europa per un rallentamento che ha finito per danneggiare l’evoluzione delle istituzioni turche.
“Le responsabilita’ sono anche nostre”, ha spiegato, “perche’ l’avvio del processo negoziale risale al 2005 e dal 2005 chi ha opposto piu’ freni sono stati alcuni membri dell’Ue.
Nel frattempo la Turchia ha avuto straordinario risveglio economico e di implementazione democratica che e’ stato rallentato” proprio dall’allontanamento della prospettiva europea. L’Ue ha appena fissato per l’autunno la ripresa dei negoziati di adesione con la Turchia, con l’apertura del capitolo 2 sulle politiche regionali.
“Indubbiamente la reazione eccessiva e violenta della polizia alle proteste non e’ accettabile”, ha aggiunto il ministro, “ma piazza Taksim non e’ piazza Tahrir, somiglia di piu’ alle proteste in Brasile o nelle nostre piazze, proteste che mettonio insieme varie anime ecologiste e laiche”.
Bisogna essere per forza ciechi per dire queste bojate pazzesche!
La Bonino si rende conto di cosa parla? A parte la violenta repressione della polizia sui dimostranti,ma non si parlava del riconoscimento da parte del governo turco dello sterminio della etnia armena nel 1915/16?
È del massacro degli armeni arroccati sul Mussa Dagh(montagna di mose’)
Nel golfo di Alessandretta?
tu sei pazza……………..
Ne riparliamo quando e se diventeranno laici e occidentali……………
per ora, invece, faresti bene a darti da fare per portare l’Italia fuori dalla UE.