10 giu – Un tribunale kuwaitiano ha condannato una donna a 11 anni di prigione per una serie di tweet giudicati offensivi nei confronti dell’emiro, secondo una copia della sentenza e un militante. Huda al Ajmi è stata riconosciuta colpevole di tre capi di imputazione: insulto all’emiro, appello a rovesciare il regime e utilizzo improprio del cellulare, secondo la sentenza emessa dal tribunale e confermata dal direttore dell’Associazione kuwaitiana dei diritti umani, Mohammed al Humaïdi, sul suo account di Twitter.
Alla donna sono stati inflitti cinque anni di reclusione per ciascuno dei primi due capi di imputazione e un anno per il terzo. Si tratta della pena detentiva più pesante mai pronunciata da un tribunale kuwaitiano da quando il governo ad ottobre ha lanciato una campagna di repressione contro i militanti online. La sentenza stabilisce che Ajmi – prima donna a finire in carcere in Kuwait per dei tweet -, che ha respinto le accuse, inizi immediatamente a scontare la pena. Poi potrà ricorrere in appello e in cassazione.